Le auto di Jeff Bezos: il garage da sogno del fondatore di Amazon

  • Postato il 26 giugno 2025
  • Curiosità
  • Di Virgilio.it
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Nel panorama dei grandi collezionisti d’auto, Jeff Bezos occupa una posizione curiosa. Il fondatore di Amazon possiede un garage che somiglia più a una scuderia da sogno che a un box domestico, eppure tra le sue scelte c’è anche spazio per qualcosa di sorprendentemente normale. Le cifre sono da capogiro: oltre venti milioni di dollari in vetture, tutte rigorosamente selezionate con un certo gusto per l’eccesso meccanico. Ma poi c’è lei, una Honda Accord del 1997, guidata per anni senza modificarne un bullone.

Questa apparente contraddizione, tra l’ultra – lusso e l’assoluta normalità, racconta molto del personaggio Bezos. Un uomo che ha costruito un impero partendo dal retro di un garage, e che oggi, pur potendo acquistare qualunque cosa, conserva un gusto sobrio, perfino umile, per ciò che funziona. In un’intervista concessa a 60 Minutes alcuni anni fa, lo disse chiaramente: “È l’auto perfetta”. Un’affermazione che, pronunciata da uno degli uomini più ricchi al mondo, fa riflettere. Intanto, però, c’è spazio per un matrimonio faraonico a Venezia. Magari come regalo di nozze un’altra bella vettura potrebbe aggiungersi al parterre. Restiamo fiduciosi.

Alcuni delle fuoriserie più esclusive

Nella sua personale collezione ci sono nomi che fanno tremare i polsi. Partiamo dalla Ferrari Sergio Pininfarina, serie limitatissima costruita in appena quattro esemplari, in onore del celebre designer torinese. Un’auto che non è solo potente, ma è un manifesto di bellezza su quattro ruote. Il V8 aspirato da oltre 600 cavalli e le linee tese ne fanno uno dei pezzi più esclusivi mai firmati dal marchio modenese. A questo parterre di esclusività si aggiunge anche la Bugatti Veyron, rivisitata dalla Mansory: carrozzeria in fibra di carbonio, finiture su misura e prestazioni che sfidano le leggi della fisica. Una delle vetture più veloci del pianeta, rigorosamente nelle mani di una delle persone più ricche al mondo.

Nel garage, tuttavia, compaiono anche bolidi meno altisonanti (almeno nel nome), come la Lykan Hypersport, nota al grande pubblico per una scena di “Fast & Furious”, ma diventata ancora più celebre per la sua impronta tecnologica quasi fantascientifica, o la Koenigsegg CCXR Trevita, con la sua fibra di carbonio trattata con polvere di diamante, e un valore che sfiora i cinque milioni di dollari. Un posto a sé lo occupa la Lamborghini Veneno Roadster, forse la più radicale, per forme e proporzioni, con una vocazione più da prototipo che da vettura omologata.

L’auto più normale spicca

Eppure, l’elemento che più sorprende è la coabitazione silenziosa tra questi mostri e la Honda Accord. Nessun restauro, nessun intervento estetico a favore della nipponica. Una berlina onesta, come tante. “Era tutto ciò di cui avevo bisogno”, ha detto Bezos. Forse è questa la chiave: una sorta di fedeltà affettiva, un modo per restare coi piedi per terra anche se vivi in una dimensione sconosciuta ai più. Dunque, la giapponese Accord è l’oggetto che resiste, anche se tutto attorno ruota al ritmo della velocità supersonica delle altre hypercar.

In tempi di sovrabbondanza e ostentazione, dove ogni scelta viene spesso calibrata per apparire, la presenza silenziosa della vecchia Accord acquista un significato preciso. Non è nostalgia, ma resistenza. Non è marketing, ma il ricordo di un tempo fatto di duro sacrificio. L’auto non è soltanto un mezzo su quattro ruote, ma il testimone silenzioso di una vita che evolve. E Bezos la sua vita l’ha cambiata conquistando il mondo intero grazie alla sua creatura: Amazon.

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Virgilio.it

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