Lazio-Cremonese, moviola: dubbi sui rigori negati, l’arbitro dimentica il regolamento, un rosso al 93'

  • Postato il 21 dicembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Arbitro dal 1999, Pairetto – la scelta per Lazio-Cremonese – è figlio d’arte ed ha avuto una rapida ascesa nel mondo arbitrale arrivando negli organici nazionali già dopo solo 6 anni di tessera, venendo inquadrato alla CAI nel 2006. Ogni 3 anni, effettua i passaggi di categoria arrivando in CAN/B nel 2012. Nel 2016 viene inserito nell’organico CAN/A (oggi organico CAN) fino al raggiungimento di arbitro internazionale nel 2021. In questa stagione era stato impiegato inizialmente solo in B poi in A in Cagliari-Sassuolo e Verona-Parma. Ultima uscita in Sassuolo-Fiorentina, vediamo come se l’è cavata all’Olimpico.

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I precedenti di Pairetto con Lazio e Cremonese

Erano diciassette i precedenti tra la Lazio e Pairetto. Ben dodici le vittorie dei biancocelesti, con due pari e tre sconfitte. L’arbitro piemontese aveva due incroci in Serie A con la Cremonese, entrambi finiti in parità nella stagione 2022/2023.

L’arbitro ha ammonito sette giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Laudato e Regattieri con Bonacina IV uomo, Camplone al Var e Manganiello all’Avar, l’arbitro ha ammonito Pedro, Grassi, Barbieri, Romagnoli, Guendouzi, Pezzella, Gila. Espulso al 93′ Ceccherini.

Lazio-Cremonese, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi della gara. Primo ammonito al 38′, è per Pedro per una trattenuta su Barbieri. Al 43′ comportamento antisportivo di Grassi che ributta il pallone in campo su una rimessa laterale in favore della Lazio e si prende il giallo. Al 49′ contatto in area tra Terracciano e Castellanos che rovina in area ma l’arbitro lascia giocare.

Singolare episodio poco dopo: viene fischiato un fuorigioco di partenza di Castellanos su rinvio del portiere Provedel ma a palla ferma non c’è offside sul rinvio: Pairetto è stato tratto in inganno dalla bandierina alzata dell’assistente poi, resosi conto dell’errore e ricordando il regolamento, riferma il gioco e scodella una palla a due. Al 66’ di fronte alle reiterate proteste di Sarri l’arbitro si rivolge con tono duro alla panchina laziale e intima: “Maurizio non farmi venire”. Al 68’ giallo per Barbieri per fallo su Noslin. Chiede un rigore la Lazio al 70′ per una mezza trattenuta a Noslin con possibile tocco di braccio, c’è un check del Var ma si gioca. Subito dopo scontro Castellanos.

Al 77’ ammonito Romagnoli per un intervento ruvido su Sanabria. Al 79’ ammonito Guendouzi per un calcione a Pezzella: era diffidato e salterà la gara di Udine. Fioccano i cartellini e viene ammonito anche Pezzella per una spallata su Cancellieri. Al 91′ giallo per Gila che ferma fallosamente Vardy. Al 94′ rosso diretto per Ceccherini che ferma fallosamente Noslin al limite dell’area. C’è un check per verificare che il fallo fosse fuori o dentro l’area, confermata la decisione dell’arbitro, legittimata l’espulsione di Cecherini per Dogso. Dopo il recupero Lazio-Cremonese finisce 0-0.

La sentenza di Marelli

A fare chiarezza sui casi dubbi della gara è il talent di Dazn, Luca Marelli, che si sofferma sul penalty chiesto in avvio di ripresa dai biancocelesti: “Mi trovo d’accordo con la decisione dell’arbitro e soprattutto del Var, dico soprattutto del Var perché l’arbitro era coperto e non poteva vedere: Terracciano e Castellanos sono arrivati nello stesso momento sul pallone, probabilmente l’hanno toccato tutti e due e in ogni caso il contatto è stato davvero minimo per poter concedere un rigore”.

Sul rigore reclamato nella ripresa sempre dalla Lazio Marelli è più cauto: “La tirata di maglia è lunga ed evidente, in sala Var hanno analizzato anche il possibile mani, Noslin era già in caduta e sarà stato questo l’elemento decisivo. Subito dopo errore arbitrale: c’è stato un retropassaggio volontario al portiere, Vandeputte ha controllato col sinistro e ha calciato col destro, difficile pensare a un retropassaggio: ci stava il calcio di punizione indiretto ma in questi casi il Var non può intervenire”.

Autore
Virgilio.it

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