Lazio, Claudio Lotito si esprime sulle mosse di mercato

Lazio, Claudio Lotito si esprime sulle mosse di mercato

Così Claudio Lotito, all'uscita dal Campidoglio dove la Lazio ha festeggiato i 125 anni di storia, torna sull'offerta all'Empoli per Jacopo Fazzini, giudicata troppo bassa dalla società toscana: “La società ha fatto un'offerta, poi ognuno è libero di accettarla o meno. L'offerta era più che congrua, di oltre 10 milioni, non una cosa di poco conto. Ma non è che o Fazzini o morte".

Rimanendo in tema mercato, poi, il numero laziale parla di Rovella, sottolineando come per lui parlino "i fatti, qualche anno fa c'era qualcuno che poneva il problema secondo cui i dovessi necessariamente prendere Ricci. Io guardo in modo asettico gli aspetti di carattere tecnico-comportamentale. Oltre alla qualità, serve anche il carattere della persona. In una squadra non ci devono essere prime donne, una squadra è un'unione di persone che combattono per lo stesso obiettivo".

C'è spazio anche per un commento alle parole di Immobile, che ha espresso il desiderio di tornare, una volta finita la carriera alla Lazio, con Lotito che ammette come "la storia di ognuno è legata a determinati momenti. E' stato un punto di riferimento, ha dato tanto alla Lazio e la Lazio ha dato tanto a lui. Ha fatto una scelta, mi ha chiesto di lasciarlo andare e io l'ho fatto proprio perché aveva dimostrato di meritarsi la possibilità di poter fare le sue scelte".

Infine un pensiero alla società che se oggi c'è "è perché qualcuno, nel 2004, ha voluto salvare la storia di questo club, che è particolare e nessuno ha. Potevo decidere di prenderla dal fallimento e non spendere un euro, iniziando dalle categorie inferiori. Io ho l'interesse di salvaguardare la società, sto costruendo la società del futuro, solida, che faccia divertire la gente e che dia l'orgoglio dell'appartenenza", conclude.

Autore
Sportal

Redazione

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