Lavoro in nero, raffica di controlli estivi della Finanza nel savonese: 81 irregolari scoperti e maxi multe
- Postato il 5 novembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. I finanzieri del Comando Provinciale di Savona, nei mesi estivi, caratterizzati da un massiccio afflusso di turisti nelle località del Ponente ligure, hanno intensificato le attività di controllo sul rispetto della legislazione sul lavoro da parte degli esercizi commerciali savonesi.
Nel periodo da maggio a ottobre, sono stati eseguiti molteplici controlli fiscali e in materia di lavoro, che hanno permesso di rilevare la presenza di 46 lavoratori “in nero” e di 35 dipendenti irregolari, ossia soggetti regolarmente assunti, ma per i quali sono state riscontrate irregolarità relative alla quantità di ore prestate ovvero alle modalità di pagamento (ad esempio, parte dello stipendio erogato con un “fuori busta” in contanti).
Pertanto, i finanzieri hanno proceduto a inquadrare correttamente la forza lavoro rilevata sul posto, a comunicare i rilievi al locale Ispettorato Territoriale del Lavoro, per la ricostruzione della posizione contrattuale e contributiva dei medesimi, e hanno elevato, nei confronti dei datori di lavoro, verbali di accertamento unico e notificazione per l’applicazione di sanzioni, il cui importo complessivo varia da un minimo di 146 mila euro ad un massimo di oltre 500 mila euro.
Di particolare rilievo è stato un intervento, eseguito nei confronti di un ristorante ubicato nel comune di Ceriale, dove sono stati trovati ben 5 lavoratori completamente “in nero”, di cui un minorenne, che non aveva ancora terminato i dieci anni di obbligo scolastico: oltre alle sanzioni amministrative, è stata anche inoltrata una comunicazione di notizia di reato alla locale Procura della Repubblica per violazione delle norme a tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti (art. 26 legge 17 ottobre 1967, n. 977).
L’attività svolta dal Comando Provinciale di Savona si inquadra, nell’ambito delle prerogative e dei poteri concessi al Corpo dall’art. 2 del D.Lgs. 68/2001, nel settore della repressione del sommerso da lavoro, che ricomprende tanto le irregolarità riconducibili a un rapporto di lavoro non dichiarato (il c.d. lavoro nero), quanto le situazioni di regolarità soltanto formali a fronte di un salario e di condizioni lavorative ben diverse da quelle contrattualizzate (il c.d. lavoro irregolare).
Entrambe queste fattispecie ledono fortemente il principio della libera concorrenza e rappresentano un notevole danno sia per le imprese in regola sia per i lavoratori, sovente oggetto di sfruttamento e di condizioni di impiego non eque.