Lavoro, Amazon dice "addio" allo smart working

  • Postato il 18 settembre 2024
  • Di Tgcom24
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Lavoro, Amazon dice "addio" allo smart working

Come prima dell'arrivo del Covid, o quasi. "Prima della pandemia - spiega il ceo - non tutti erano in ufficio cinque giorni alla settimana". La malattia di un figlio, un'emergenza domestica, un viaggio aziendale o semplicemente l'esigenza di programmare in un ambiente più isolato erano i motivi per i quali si poteva accedere allo smart working. Ebbene, "queste condizioni non spariranno del tutto" precisa Jassy. Ma non ci saranno più i due giorni in smart, come accade attualmente. In questo senso, entro la fine dell'anno saranno limati gli ultimi dettagli per partire da gennaio con il lavoro in presenza.

Una scelta, in primis, dettata dall'esigenza di "rafforzare ulteriormente la nostra cultura del lavoro, che è il segreto del nostro successo". Poi i numeri. "L'anno prima del mio ingresso - dice - avevamo un fatturato di 15 milioni di dollari, quest'anno dovrebbe essere al di sopra dei 600 miliardi di dollari". In generale, il contatto umano, lo stare insieme porta molti più vantaggi. "Abbiamo osservato - riconosce - che è più facile per i nostri compagni di squadra apprendere. L'insegnamento e l'apprendimento reciproco sono più fluidi. Gli ultimi 15 mesi di lavoro, tre alla settimana in presenza, "hanno rafforzato la nostra convinzione sui vantaggi".

Certo, non mancano i "contro" a questa scelta. Due i nodi cruciali: le sedi e le possibili dimissioni da parte dei dipendenti. Per questo "ripristineremo la disposizione delle postazioni assegnate in luoghi precedentemente organizzati in questi modo, comprese le sedi centrali degli Stati Uniti". Una soluzione che, tuttavia, potrebbe non risolvere del tutto i problemi dei lavoratori, che hanno ormai avviato la propria vita in smart. Ma, ormai, la strada è tracciata...

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Tgcom24

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