“Lavoratori in nero per finire in fretta il nuovo Camp Nou: 12 ore al giorno, 7 su 7 e senza documenti”: scandalo sul Barcellona
- Postato il 5 novembre 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Il restyling del nuovo Camp Nou è al centro di una protesta scoppiata negli ultimi giorni in Spagna. A scatenarla sono stati proprio gli operai che continuano a lavorare incessantemente per completare il prima possibile le opere di ristrutturazione e permettere che il Barcellona torni nel proprio stadio (attualmente gioca le sue partite in casa al Montjuic) rinnovato al 100%. Dopo molti ritardi e rinvii, si ipotizzava fine novembre come data di fine lavori, ma l’agitazione degli ultimi tempi potrebbe cambiare tutto.
Martedì infatti decine di lavoratori davanti il Camp Nou hanno protestato contro il licenziamento e l’espulsione di una cinquantina di operai dal progetto di costruzione, dopo che è stata denunciata la loro posizione irregolare. Una protesta indetta dal sindacato spagnolo CCOO, che continua a sostenere come le aziende vogliano adesso rimpatriare gli operai, la maggior parte stranieri, che lavorano senza alcuna garanzia o assistenza: “Molti di loro lavorano già dodici ore al giorno, sette giorni su sette, da più di un anno. Per lo più senza documenti, in modo del tutto irregolare” ha denunciato il sindacato portando alla luce un problema di cui – da quanto emerge – sarebbe al corrente anche la società blaugrana.
A conferma di tutto ciò c’è il silenzio del Barcellona, che non ha commentato l’accaduto: “È facile comprendere le pressioni che ci sono perché i lavori finiscano nei tempi stabiliti, ma il Barcellona” interpellato dai sindacati “fino ad oggi non ha voluto commentare la situazione, facendo orecchie da mercante”. I lavori al Camp Nou sono iniziati a maggio 2023 e negli ultimi due anni i blaugrana hanno gioccato tra il Montjuic (55mila posti) e il piccolissimo Johan Cruyff Stadium (6.000 posti). La squadra di Flick spera di tornare nell’impianto da oltre 100mila posti già a fine novembre, ma l’ultima protesta ha fatto emergere le molte opacità che hanno caratterizzato il rinnovamento dello stadio. Anche se il presidente del Barcellona, Joan Laporta, continua a far finta di nulla: “Siamo emozionati, a breve torneremo al Camp Nou. O il 22 o il 29 novembre“.
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