Laurea falsa per diventare dirigente di Aeroporti di Puglia: la moglie del dem Caracciolo ammette. “Accecata dall’ambizione”
- Postato il 19 aprile 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Alla fine Carmen Fiorella ha confessato di essere stata “accecata dall’ambizione”. La possibilità di diventare dirigente delle Risorse umane negli Aeroporti di Puglia le ha fatto dimenticare ogni remora. La donna, moglie del consigliere regionale del Pd (già capogruppo) Filippo Caracciolo, ha ammesso di non essere laureata in Economia e Management, come aveva certificato partecipando al concorso, ma di avere una laurea “in Scienze delle Amministrazioni all’Università degli Studi di Bari” e di aver “conseguito un master in Organizzazione del Personale all’Università Bocconi”. Confermate quindi le incongruenze di cui aveva dato conto un’inchiesta giornalistica della Gazzetta del Mezzogiorno. Del raggiro, dice, il marito non sapeva nulla.
La donna ha diffuso una nota venerdì sera. “Rompo il silenzio e il riserbo che ho mantenuto dall’inizio di questa vicenda per assumermi pubblicamente tutte le responsabilità di quanto è accaduto”, ha scritto. Due settimane fa aveva assunto l’incarico da circa 80mila euro l’anno. Poi la rinuncia dopo le polemiche seguite ai pezzi del quotidiano locale. Dalla Procura di Bari è giunta la conferma dell’apertura di un’indagine che dovrà verificare l’ipotesi di falso e truffa, in riferimento non solo all’autocertificazione, ma anche alla pergamena allegata, che sarebbe stata contraffatta.
“Sono stata accecata dall’ambizione di poter ricoprire un ruolo professionale che ritenevo potesse coronare il mio percorso di studi e la mia esperienza di lavoro nel campo delle Risorse umane – ha scritto la donna in una dichiarazione -, essendo laureata in Scienze delle Amministrazioni all’Università degli Studi di Bari, avendo conseguito un master in Organizzazione del Personale all’Università Bocconi e svolgendo l’attività di consulente delle Risorse umane in un’importante azienda privata. Chiedo scusa a tutti, in primis al presidente, al Consiglio d’amministrazione, ai commissari di concorso e a tutti i dipendenti di Aeroporti di Puglia, all’Università di Bari e alla mia famiglia”.
“Soprattutto – ha aggiunto – chiedo scusa pubblicamente, come ho subito fatto in privato, a mio marito, che era totalmente ignaro e che sta subendo ingiustamente le conseguenze delle mie azioni. Sono pronta a rispondere del mio comportamento davanti alle autorità preposte, ma è giusto che paghi chi ha sbagliato e nessun altro”.
Dalle verifiche dell’Università di Bari era già emerso un titolo di laurea conseguito diverso da quello che la donna ha fornito in copia al momento della domanda, propedeutico alla partecipazione al bando. Circostanza che la 38enne ha ammesso. Da giorni la vicenda è al centro del dibattito politico in Puglia, per il coinvolgimento dell’esponente Dem. Critiche sono giunte dal Movimento Cinque Stelle, in particolare dal senatore e vicepresidente Mario Turco e dal coordinatore pugliese Leonardo Donno. Anche il segretario pugliese dem Domenico De Santis ha riferito che “il Partito Democratico non può tollerare nessun tipo di condotta che si discosti dal rispetto delle leggi e dell’etica”.
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