Latte in polvere ritirato per botulino. Il prodotto venduto anche su Amazon

  • Postato il 20 novembre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Il 19 novembre sul portale del ministero della Salute è apparso un avviso rivolto ai consumatori italiani riguardante il latte artificiale a marchio ByHeart Whole Nutrition, prodotto negli Stati Uniti. L’allarme nasce da una serie di episodi di botulismo infantile legati al consumo del latte in polvere: secondo le autorità statunitensi, si registrano 23 casi sospetti o confermati in 13 diversi Stati, con bambini che hanno necessitato di ricovero ospedaliero.

Il ministero chiarisce che la situazione è monitorata da settimane e che l’11 novembre l’azienda produttice ha provveduto al ritiro di tutti i lotti immessi sul mercato americano. Tuttavia, l’attenzione resta alta poiché il prodotto è venduto anche online su piattaforme internazionali come Amazon.

L’estensione dell’allerta a livello globale e il ruolo delle piattaforme online

Negli Stati Uniti il latte ByHeart è stato collegato a un focolaio di botulino che ha spinto le autorità nordamericane a estendere il richiamo a livello nazionale. Essendo il prodotto acquistabile tramite e-commerce su scala internazionale, l’allerta è stata diffusa a livello globale.

Dopo la segnalazione di Infosan, rete mondiale coordinata dalla Fao, il ministero della Salute italiano ha pubblicato un avviso sul portale dedicato ai richiami alimentari, invitando i consumatori a evitare l’acquisto e a non utilizzare le confezioni eventualmente già in possesso. Nel frattempo, negli USA procede il richiamo di tutti i prodotti ByHeart, e i clienti che li avevano acquistati su Amazon sono stati contattati dal rivenditore.

Le verifiche della FDA e le dichiarazioni dell’azienda

La Food and Drug Administration (FDA) ha reso noto che la quota di mercato di ByHeart rappresenta circa l’1% delle vendite complessive di latte artificiale negli Stati Uniti. Il richiamo interessa tutte le confezioni, dalle lattine alle bustine sigillate definite “confezioni universali”. L’azienda, dal canto suo, ha dichiarato di aver chiesto alla FDA e alle agenzie sanitarie pubbliche di effettuare test sulle confezioni non aperte per chiarire le cause del focolaio.

Mia Funt, co-fondatrice e presidente di ByHeart, ha sottolineato che il richiamo nazionale è parte dell’impegno dell’azienda nel tutelare la salute dei bambini e fornire alle famiglie informazioni trasparenti. Ha inoltre confermato l’avvio di un’indagine interna approfondita per fare piena luce sulla vicenda e rispondere alle preoccupazioni dei genitori.

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Blitz

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