L’aquila che non vola perché ha mangiato troppo

  • Postato il 9 settembre 2024
  • Di Focus.it
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Quella che vi stiamo per raccontare non è la storia di una scoperta scientifica rivoluzionaria o di un esperimento mai tentato prima, ma la cronaca di un momento di grande imbarazzo per un esemplare di aquila marina dalla testa bianca, l'uccello simbolo degli Stati Uniti. Documentata con un post su Facebook dal Wilson's Creek National Battlefield (vedi più sotto), sembrava dover essere una bella storia di conservazione della natura portata avanti anche con la collaborazione del pubblico, ma si è rivelata essere… be', ora ve la raccontiamo.. L'aquila in crisi. Il palcoscenico è quello del già citato Wilson's Creek National Battlefield, in Missouri, la sede della prima battaglia della Guerra Civile combattuta oltre il Mississippi: un luogo storico, perfetto per incontrare uno degli animali più iconici degli Stati Uniti. Qualche settimana fa, un gruppo di turisti ha avuto questa fortuna: si è imbattuto in un esemplare di aquila marina dalla testa bianca che stava passeggiando tranquillo a due passi dal campo di battaglia. Forse "tranquillo" non è però l'aggettivo esatto: l'animale sembrava in difficoltà, confuso e soprattutto incapace di spiccare il volo, e i turisti hanno subito avvertito il Missouri Department of Conservation, che ha catturato l'animale e l'ha sottoposto a tutti gli esami del caso.. Dannato procione! Il primo è stata un'ovvia radiografia, per scoprire se l'aquila avesse un'ala rotta. Lo scheletro dell'animale si è rivelato intatto, ma l'esame ha messo in evidenza un altro problema: l'aquila aveva mangiato talmente tanto da essersi appesantita al punto da non riuscire a spiccare il volo. La sua vittima era un procione, del quale la radiografia mostrava ancora una zampa intera: l'ipotesi è che l'aquila abbia trovato una carcassa investita da una macchina e se la sia pappata intera. L'animale è stato tenuto sotto osservazione per il resto della sua digestione, e poi liberato – immaginiamo rosso di vergogna..
Autore
Focus.it

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