L'annullo filatelico del Centro Sportivo Carabinieri

  • Postato il 2 ottobre 2024
  • Di Libero Quotidiano
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L'annullo filatelico del Centro Sportivo Carabinieri

Carabinieri e Sport: un binomio vincente. L'attività ginnico-sportiva è da sempre strettamente legata allo stile di vita militare, essendo questa sintesi di preparazione fisica, culturale e spirito di sacrificio, qualità indispensabili per ogni Carabiniere impegnato sul campo; l'attività sportiva è dunque insostituibile strumento di miglioramento psico-fisico che pone il Carabiniere nelle migliori condizioni di adempiere ai gravosi compiti che lo attendono.

Dalla concezione dello sport come strumento di preparazione fisica, si arriva alla definizione di sport inteso come mezzo di elevazione sociale e promozione di uno stile di vita sano, specialmente tra le fasce più giovani della popolazione. 

In tal modo, l'Arma assolve anche quello che è uno degli obiettivi preminenti della propria attività sul territorio: il radicamento nel tessuto sociale, proponendosi quale costante punto di riferimento non solo per le Istituzioni, ma soprattutto per i cittadini.

 

 

 

Ciò che inoltre lega i Carabinieri allo sport è soprattutto l'attività sportiva intesa nella sua accezione più specifica, nella sua declinazione più alta, quella finalizzata al confronto agonistico, alla competizione e al conseguimento di risultati significativi nelle manifestazioni più prestigiose in campo nazionale ed internazionale. Carabinieri e Sport: un connubio che si esprime contestualmente su tre direttrici interconnesse tra loro: attività addestrativa, attività agonistica di alto livello, attività sportiva di massa con iniziative che incentivino e agevolino la pratica sportiva ad ogni livello.

Il Carabiniere interpreta l'impegno nello sport e quello nel servizio con la medesima dedizione e voglia di raggiungere il risultato migliore. Impegno, senso del dovere, spirito di sacrificio, senso di appartenenza all'Istituzione, integrità fisica e morale, alte motivazioni, dedizione e passione sono i valori su cui si fonda il quotidiano operato dei Carabinieri sia nello svolgimento del servizio d'Istituto che nella pratica sportiva. Ecco il segreto di tanti successi che hanno fatto della storia dei Carabinieri nello sport una storia importante, che annovera molti atleti entrati nel cuore dei cittadini e negli annali dello sport mondiale.

 

 

 

Fin dagli albori dell'Istituzione, oltre alla conoscenza delle disposizioni normative attraverso l'iter di studi previsto, la parte fisica e atletica di ogni militare completavano la base dell'addestramento individuale. Fin dall'epoca regia, nelle caserme la preparazione atletica aveva un ruolo primario e costituiva anche un momento di celebrazione della forza, dell'efficienza e dell'integrità del personale militare in occasione di manifestazioni pubbliche, ricorrenze e visite ufficiali con personalità eminenti. Il Carabiniere, oltre ad allenarsi nella ginnastica, nel tiro alla fune e nella difesa personale, doveva imparare a nuotare, sciare, tirare di scherma, cavalcare e sparare.
Attrezzature ginnico-sportive e impianti come palestre, piscine, maneggi, poligoni e strutture addestrative presenti all'interno di diverse caserme dell'Arma hanno da sempre agevolato l'allenamento psico-fisico dei Carabinieri.

Lo sport, quindi, è insito nel DNA dell'Istituzione, fin dai primi anni della sua fondazione, considerata l'estrazione tipicamente equestre del Corpo e la sua inevitabile vocazione ad attività all'aperto connesse all'adempimento dei doveri istituzionali. Compagini sportive costituite da militari dell'Arma hanno da sempre preso parte ad attività agonistiche; presso le Divisioni, le Brigate e le Legioni vennero istituiti dei Nuclei Sportivi a carattere temporaneo per la partecipazione alle gare nelle diverse discipline sportive e anche alle prime grandi manifestazioni come le Olimpiadi e i Campionati del Mondo. La prima medaglia olimpica di un carabiniere fu vinta dal discobolo Giuseppe Tosi a Londra 1948 mentre il primo oro fu quello di Raimondo D'Inzeo nell'equitazione a Roma 1960 e fu solo l'inizio di una lunghissima seria.

 

 

 

 

NASCE IL CENTRO SPORTIVO CARABINIERI 

I numerosi successi sportivi, l'elevato valore tecnico dei Carabinieri atleti nonché dei suoi tecnici qualificati, la centralità dello sport non solo come strumento di preparazione fisica, ma soprattutto quale veicolo di immagine per l'Istituzione furono gli elementi che evidenziarono l'esigenza di organizzare, strutturare e potenziare la pratica sportiva in un comparto vero e proprio.

Fu così che, sull'eredità delle prime “Sezioni Ginniche” dei vari Comandi degli anni '20 del secolo scorso e sulla maturata esperienza dei decenni successivi, nella primavera del 1964 fu costituito il Centro Sportivo Carabinieri, struttura che doveva assolvere alla delicata funzione di far proseguire l'attività agonistica ad atleti di rilievo nazionale, fornendo loro un sicuro sostegno logistico, economico e organizzativo. 

Il contributo dell'Arma ai successi sportivi dell'Italia in campo internazionale è rappresentato in maniera inequivocabile da un medagliere che, solo alle Olimpiadi, annovera ben 118 medaglie. Dal 1964 in poi, sono stati moltissimi i campioni che hanno gloriosamente vestito i colori dell'Arma. Oltre a Tosi e  D'Inzeo, che gareggiavano con i colori dell'Arma prima ancora della costituzione del Centro Sportivo, si devono ricordare fuoriclasse del passato del calibro di Michele Maffei,  Mauro Numa, Alessandro Puccini, Salvatore Sanzo e Andrea Cassarà nella scherma, il pugile Patrizio Oliva, Massimiliano Rosolino nel nuoto, il judoka Ezio Gamba, le stelle degli sport invernali Alberto Tomba, Silvio Fauner, Paul Hildgardner, Walther Plaikner, Giorgio Di Centa, Pietro Piller Cottrer, il bobbista Antonio Tartaglia, tutti vincitori dell'oro ai Giochi Olimpici, ad arrivare al leggendario Armin Zoeggeler, 6 medaglie olimpiche in altrettante edizioni dei Giochi nello slittino.

Arrivando ai campioni di oggi, troviamo la straordinaria Arianna Errigo, portabandiera azzurra a Parigi 2024: un oro, due argenti e un bronzo alle Olimpiadi, due titoli e altre 8 medaglie individuali ai mondiali, 5 World Cup vinte, tre ori europei; Carlo Molfetta e Vito Dell'aquila, medaglia d'oro a Londra 2012 e a Tokyo 2020 nel taekwondo, la spadista Rossella Fiamingo, che dopo un argento (2016) e un bronzo (2020) ha centrato l'oro a Parigi 2024;  Luigi Busà, campione olimpico di karate a Tokyo, il canoista Giovanni De Gennaro, straordinario oro a Parigi, la regina delle nevi Federica Brignone, prima sciatrice azzurra a vincere la Coppa del Mondo Assoluta nel 2020, campionessa del mondo di combinata, bronzo e argento olimpico nel gigante nel 2018 e a Pechino 2022, dove ha vinto anche il bronzo in combinata, ma anche la pentatleta Elena Micheli, bi-campionessa mondiale nel 2022 e 2023 che ha conquistato anche la Coppa del Mondo Assoluta nel 2023.

A loro si aggiunge un folto gruppo di atleti che, già inquadrati nelle fila dell'ex Corpo Forestale dello Stato, dal 1° gennaio del 2017 hanno rafforzato il comparto sportivo dei Carabinieri con nuove forze e risorse, rendendolo una vera superpotenza sportiva su scala nazionale. Tanti campioni e anche nuove discipline che sono confluite o riattivate nel Centro Sportivo Carabinieri: canoa fluviale, canottaggio, pugilato, karate, lotta, ciclismo (mountain bike e ciclocross), pattinaggio su ghiaccio e di velocità, arrampicata sportiva, ski cross.

 

 

 

Tra i campioni transitati nel comparto sportivo dell'Arma la tiratrice Chiara Cainero, campionessa olimpica a Pechino 2008 e argento a Rio 2016, il fuoriclasse della discesa libera Dominik Paris, la biatleta Lisa Vittozzi, un oro e tre argenti ai mondiali 2024 e vincitrice della Coppa del Mondo Assoluta nella stessa stagione, i già citati Luigi Busà, Giovanni De Gennaro e Rossella Fiamingo, il canottiere Stefano Oppo, bronzo e argento ai Giochi del 2020 e 2024, fino ad arrivare a Yuri Confortola, cinque partecipazioni alle olimpiadi nello short track con un argento e un bronzo in staffetta a Pechino 2022.

Anche a Parigi 2024 gli atleti dell'Arma hanno saputo mettersi in grande evidenza conquistando ben 7 medaglie e completando la spedizione olimpica con numerosi piazzamenti a ridosso del podio: un quarto posto, 6 quinti e 3 sesti posti, a dimostrazione della grande prova di forza fornita dal contingente rosso blu a Parigi. A salire sul podio sono state Rossella Fiamingo con l'oro nella spada a squadre e Giovanni De Gennaro, laureatosi campione olimpico nella canoa fluviale, specialità K1 slalom a cui si aggiungono i due tiratori Federico Nilo Maldini e Paolo Monna, argento e bronzo rispettivamente nella pistola ad aria compressa a 10 metri.  Sul secondo gradino del podio è salita anche Arianna Errigo con la squadra di fioretto femminile e Stefano Oppo, nel canottaggio, specialità Doppio Pesi Leggeri. Infine, si è fregiato del bronzo anche il nuotatore Leonardo Deplano, bravo a contribuire fattivamente al terzo posto della staffetta azzurra 4x100 stile libero.

Di recente le porte dell'Arma dei Carabinieri si sono aperte anche allo sport paralimpico, accogliendo con estremo entusiasmo atleti diversamente abili che gareggiano con il gruppo paralimpico dello Stato Maggiore della Difesa, partecipando alle maggiori competizioni nazionali e internazionali come gli Invictus Games e le Paralimpiadi.  

 

STRUTTURA DEL CENTRO SPORTIVO CARABINIERI

L'iniziale struttura del '64 prevedeva le Sezioni Sportive di Atletica Leggera (Bologna), Nuoto e Salvamento (Napoli), Motoristica (Torino), Canottaggio (Napoli), Judo (Firenze), Sport Invernali (Canazei) e quelle romane di Scherma, Pugilato, Pentathlon Moderno e Tiro a Segno, tutte dipendenti dai reparti addestrativi dell'Arma.
La fisionomia organizzativa, logistica e burocratica della componente atletica è cambiata e si è rinnovata negli anni fino ad assumere l'attuale conformazione che si è decisamente arricchita con l'integrazione nei suoi ranghi di atleti e tecnici provenienti dall'assorbimento del Corpo Forestale dello Stato. Oggi il Centro Sportivo è inserito nell'organigramma dell'Istituzione come Comando di Corpo e dal 2016 il suo Comandante è il Generale di Brigata Gianni Massimo Cuneo. Il Centro è strutturato in un Ufficio Comando, 12 Sezioni Sportive e due Distaccamenti Temporanei dislocati sul territorio nazionale. Ogni Sezione cura una o più discipline preparando sotto il profilo atletico e agonistico gli atleti tramite i propri tecnici che operano in stretta sinergia con le Federazioni Sportive Nazionali; gli staff delle varie Sezioni svolgono al contempo una meticolosa azione promozionale negli ambienti sportivi, al fine di poter arruolare atleti di dichiarato interesse nazionale e dall'elevato profilo agonistico. Le Sezioni dislocate nella Capitale (Atletica; Equitazione; Pentathlon Moderno, Triathlon e Ciclismo e Motociclismo; Tiro a Segno e Tiro a Volo; Nuoto) sono raggruppate presso la caserma “Salvo D'Acquisto” di Tor di Quinto, tranne quelle di Scherma e Arti Marziali che invece sono ubicate presso il Comando Interregionale “Podgora”. La Sezione di Atletica a sua volta consta di due Distaccamenti Temporanei, uno a Bologna e l'altro a Rieti. La Sezione Canoa Fluviale ha sede a Carpanè (VI) mentre la Sezione Pugilato a Castel Volturno (CE); la Sezione Canottaggio e Canoa Olimpica è ubicata a Sabaudia (LT), la Sezione Paracadutismo Sportivo, invece, si trova presso il 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” di Livorno. La Sezione Sport Invernali, infine, si trova a Selva di Val Gardena (BZ) all'interno del Centro Addestramento Alpino e ha un suo distaccamento ad Auronzo di Cadore (BL).

 

LE SEZIONI SPORTIVE GIOVANILI

A partire dalla stagione agonistica 2015/2016, il Comando del Centro Sportivo Carabinieri ha disposto la riapertura delle Sezioni Giovanili in seno al comparto sportivo dell'Arma. Le attività delle singole discipline si svolgono presso gli impianti sportivi dell'Arma, in uso al Centro Sportivo Carabinieri e già utilizzati in via prioritaria dagli atleti professionisti, alla costante presenza di istruttori qualificati provenienti dalle Sezioni Sportive delle diverse discipline del Centro Sportivo Carabinieri. Lo scopo del progetto è quello di divulgare l'attività sportiva quale strumento di elevazione sociale e di promozione di uno stile di vita sano.

Mediante le Sezioni Giovanili, l'Arma mira anche a sviluppare un progetto di crescita finalizzato a scovare nei giovani atleti i potenziali campioni di domani, che potranno proseguire la tradizione vincente degli atleti del Centro Sportivo Carabinieri partecipando alle maggiori competizioni nazionali e internazionali come i Campionati Italiani, gli Europei, i Mondiali, la World Cup, le Universiadi, i Giochi del Mediterraneo e le Olimpiadi.

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Libero Quotidiano

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