L’Albissole lavora per il futuro, Resca: “Grazie a Sarpero, uno dei migliori in circolazione. Abbiamo pensato fosse il momento di cambiare”
- Postato il 7 maggio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albissola. “La Società Albissole 1909 comunica di aver concluso il rapporto sportivo con Mr.Carlo Gino Sarpero al termine della stagione in corso. La Società ringrazia Mr.Sarpero per l’ottimo lavoro svolto in questi 3 anni alla guida della Prima Squadra concluso con la Vittoria del Campionato di Prima Categoria e la Sesta posizione in classifica nel campionato di Promozione appena disputato. La Società augura a Mister Sarpero le migliori soddisfazioni nel proseguimento della sua carriera calcistica!”, arriva oggi anche la comunicazione della società. L’Albissole riaprirà un nuovo ciclo tecnico dopo i sei anni passati con mister Carlo Gino Sarpero in panchina. I ceramisti hanno disputato un’ottima stagione da neo promossi in Promozione, diventando una delle rivelazioni del campionato per il gioco proposto e una media età bassa con giocatori di prospettiva.
Un percorso con il club intende proseguire, puntando a sostituire al meglio un allenatore come Sarpero, che ha contribuito all’exploit, per poi proseguire il proprio progetto societario ad ampio raggio con un occhio di riguardo per tutte le leve societarie: “Dalla Prima Squadra ai Piccoli Amici, questo siamo noi”, ha dichiarato il vice presidente Stefano Resca.
Vice presidente, partiamo da un bilancio sulla stagione 2024-2025
Intanto per me l’Albissole è una sola realtà: c’è la Prima Squadra, c’è la Juniores e c’è un Settore Giovanile che quest’anno ha fatto molto bene. La Juniores ha dato il massimo, puntavamo alla vittoria del campionato, era il nostro obiettivo stagionale ma, purtroppo, non è stato raggiunto. Per quanto riguarda la Prima Squadra, l’obiettivo era una salvezza tranquilla e, con un sesto posto finale, direi che è andata ben oltre le aspettative: è stata una stagione perfetta. Se guardiamo dov’eravamo quattro anni fa e dove siamo oggi, possiamo solo essere più che soddisfatti. Tanti sacrifici, tanta fatica, ma ripagati dai risultati e da tutto quello che oggi ruota attorno all’Albissole.
Ieri è stato lo stesso mister Sarpero ad annunciare pubblicamente la fine della sua avventura al Faraggiana. Come può commentare questa decisione che avete preso?
Semplicemente grazie, Carlo. È un grande tecnico – gliel’abbiamo detto tutti – probabilmente uno dei migliori nel panorama dilettantistico locale. Quando, insieme ad Aldo Lupi, scegliemmo di puntare su di lui, fu fatta la scelta giusta. I risultati lo hanno confermato. La società ha fatto la sua parte, certamente vanno riconosciuti i meriti ai giocatori e all’allenatore, ma anche alla dirigenza, che ha permesso di raggiungere questi livelli. Non possiamo far altro che ringraziare tutti: i giocatori, il mister, i dirigenti, gli accompagnatori, tutti coloro che hanno partecipato a questa avventura. Carlo come allenatore non è mai stato messo in discussione: la sua bravura, le sue capacità, la sua preparazione parlano da sole.
Come siete arrivati a questa decisione?
A volte i cicli finiscono. Abbiamo pensato fosse il momento di cambiare qualcosa. Anche Carlo ha fatto un campionato eccellente, valorizzando al massimo ciò che la società ha messo a disposizione. Merita opportunità in società più blasonate, non mi sorprenderei se fosse cercato da realtà di Eccellenza o addirittura Serie D, perché lo merita pienamente. Ma nelle società, a volte, bisogna fare delle scelte difficili per mantenere un equilibrio. E questa è stata una scelta difficile, ma condivisa, presa in maniera serena da tutto il direttivo. Capisco che qualcuno possa non condividere o comprendere questa scelta, ma questo è il calcio. Anche nelle piccole realtà come la nostra, certe decisioni richiedono tempo, valutazione e responsabilità. Ribadisco, nessun problema con Carlo: è stata una scelta societaria. Le persone passano, le società restano.
Sul profilo del nuovo allenatore che state cercando?
Posso solo dire che ci sono contatti in corso, il direttore generale e il presidente stanno lavorando. L’obiettivo è sostituire un grande allenatore con un altro grande allenatore. Ce ne sono più di uno all’altezza. Quando siamo partiti, andavamo noi a pregare i mister di venire. Ora vengono loro a bussare alla porta dell’Albissole. La scelta del nuovo allenatore sarà l’ultimo tassello. Io, sulle scelte tecniche, non metto mai becco: non sono un tecnico, ci sono persone competenti che si occupano di queste decisioni. Ognuno ha il suo ruolo. L’Albissole è una vera società, gestita come un’impresa: ci sono entrate, ma anche tante uscite. E grazie all’impegno di tutti – anche del sottoscritto – si va avanti. Chi ci conosce lo sa che se prendiamo un impegno lo manteniamo. Non è scontato, noi paghiamo tutto fino all’ultimo giorno.
Che Albissole sarà quella della prossima stagione?
L’idea è sempre la stessa: crescere un passo alla volta, in tutti i settori, non solo nella Prima Squadra. Serve un Settore Giovanile che migliori, una Juniores che giochi in un girone d’Eccellenza, una Prima Squadra che generi interesse attorno alla società. Ricordiamoci che siamo ripartiti da quasi zero, con 40 bambini tenuti in piedi da Giuliano Ross e Lorenzo Barbarassina: sono loro che meritano gli applausi, perché hanno mantenuto viva la società. Tutti abbiamo dato una mano e continueremo ad aver bisogno dell’aiuto di tutti. Non esiste un’unica persona al comando, ma un team coeso. Gli obiettivi sono chiari: un Settore Giovanile competitivo, da portare nei campionati regionali (ci siamo quasi, una leva si sta giocando i playoff), una Juniores da riportare in Eccellenza, una Prima Squadra stabile in Promozione, che è il primo step del calcio vero. Il prossimo anno l’obiettivo sarà provare a fare meglio di quanto fatto con Carlo che ha raggiunto un traguardo importante.
Come società puntate particolarmente alla valorizzazione dei giovani
Questo è quello che vogliamo. Abbiamo ottimi allenatori nel settore giovanile, e sfido chiunque a dire il contrario. I genitori devono sapere che l’Albissole si fa in quattro per i ragazzi: tre campi a disposizione, uno da 11, uno da 7 e uno da 5, e accordi con il Pirates per l’utilizzo del campo di Luceto. Quale altra società dilettantistica ha queste possibilità? Noi ci alleniamo seriamente, con qualità. La società è una sola: non esiste Prima Squadra o Settore Giovanile, siamo tutti parte della stessa famiglia. Certo, gli spazi vanno distribuiti, ma tutto deve funzionare come un sistema. La Prima Squadra fa da traino e la Juniores in Eccellenza serve proprio per valorizzare i nostri ragazzi. Quest’anno abbiamo valorizzato giovani di altre società, è assurdo ma non avevamo alternative. I nostri ragazzi devono crescere, ma per farlo servono campionati di livello. Sono contento di come abbiamo lavorato e spero che i ragazzi giovani rimangano con noi. L’Albissole è una piramide, non è solo il vertice. C’è la Prima Squadra, ma anche tutto il Settore Giovanile: Piccoli Amici, Primi Calci, Esordienti. Questo siamo noi.