L’Albingaunia si presenta: “Siamo stati feriti, ci hanno tolto il nostro orgoglio. Vogliamo riportare lo spirito ingauno”
- Postato il 12 luglio 2025
- Calcio
- Di Il Vostro Giornale
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È terminata la prima conferenza stampa dell’Albingaunia.
Le ultime dichiarazioni di Patrucco sulla squadra femminile: “Noi vogliamo a tutti i costi mettere sullo stesso piano la squadra maschile e quella femminile. Vogliamo far crescere questo movimento, dare alle calciatrici la stessa importanza che diamo ai calciatori. Il 21 ci sarà il primo open day”.
Riprende Patrucco: “Quando vedremo il primo dei nostri ragazzi che calcia un pallone sarà già una vittoria. Tutte le squadre quando uscirà il calendario cercheranno con il circoletto rosso il giorno in cui giocheranno al Riva. Per quanto riguarda la denominazione e il logo, cercheremo certamente di tornare a quelli originali. È come portare via da Albenga le torri o l’isola Gallinara. Il nome Albingaunia è quello a cui ci si appoggia in un momento di difficoltà, come un figlio che vede la mamma che ha bisogno ed è pronto a darle una mano. Albingaunia è il nome che avevamo già avuto negli anni ’30 e poi nel 2010-2011”.
Aggiunge Feroleto: “La Virtus Sanremo sarà come il Millesimo di due anni fa, è una squadra fuori categoria. Noi non partiamo per vincere il campionato, ma i nostri ragazzi devono sentire la responsabilità di giocare al Riva con la maglia bianconera”.
Feroleto: “L’Albingaunia inizierà la stagione con tre squadre: la prima squadra, la formazione femminile e l’Under 21 che disputerà il campionato di Seconda Categoria. Per la prima squadra vogliamo fare un campionato competitivo, anche se il livello della Prima Categoria è paragonabile a quello della Promozione. Ci stiamo muovendo bene, adesso cerchiamo la ciliegina della torta”.
Afferma ancora Patrucco: “Che cos’è lo spirito ingauno? Abbiamo qui in sala persone che hanno giocato nell’Albenga, figli di chi ha giocato nell’Albenga. Ora sono qui mostrando il rapporto viscerale, che va avanti di generazione in generazione, con la squadra. Finché riesco a riconoscere questo spirito nelle persone cercherò di andare avanti. Torneranno membri dello staff che hanno fatto parte in passato dell’Albenga. È un filo che non si spezza, noi abbiamo il dovere morale di portarlo avanti.
Aggiunge Patrucco: “In questi sei mesi sono successe tante cose, sembrano passati vent’anni. Eravamo all’ultima spiaggia per trovare una squadra che rappresentasse l’Albenga, perché finché noi saremo qui ci sarà sempre una squadra con i colori bianco e nero per la nostra città. Ci siamo interrogati molte volte sul cosa fare, noi non avevamo soldi, ma sogni e una morale di ferro. Aspettavamo, ma poi guardandoci attorno abbiamo optato per una soluzione interna chiamando il Vadino. Sarebbe stato un errore storico non farlo. Questa non è una fusione, ma un’unione. Ed è da qui che è nata questa rinascita, questa continuazione della storia. Adesso siamo una famiglia di gente che collabora: è una cosa normale, ma non facile da trovare. Inoltre, la prima chiacchierata l’abbiamo fatta il 25 aprile, giorno della Liberazione, e dopo l’incontro abbiamo visto una scritta che recitava “Vadino tifa Albenga”, era un segnale”.
Feroleto: “Noi dirigenti del Vadino siamo stati chiamati dall’Associazione Orgoglio Ingauno. Non è stata una scelta semplice rispondere, perché il Vadino è stato uno dei progetti più belli della mia vita. Ma per senso di appartenenza alla città abbiamo scelto di accettare, è bello che siano stati i piccoli ad aiutare i grandi. Ora la serietà va messa al primo posto, non vogliamo fare brutte figure”.
Ora iniziano le domande dei giornalisti.
Segue Gabriele Patrucco: “Siamo andati in giro vergognandoci di avere la sciarpa dell’Albenga. Siamo stati feriti. Ci hanno tolto non solo la Serie D, ma il nostro orgoglio e la nostra dignità. Ora ripartiamo, sono convinto che un passo alla volta capirete che questa è la strada giusta. Dobbiamo riportare lo spirito rustico che ci ha sempre accompagnato”.
Le prime dichiarazioni sono del direttore generale Emanuele Feroleto: “Vogliamo cancellare quello che è successo e ripartire. Per noi Albenga è come una madre”.
Albenga. È nato ufficialmente mercoledì il nuovo Albenga, con la denominazione di Albingaunia Sport Albenga. Oggi invece il primo saluto del club ai giornalisti, con la conferenza stampa di presentazione. Un’occasione per chiarire le dinamiche di questo progetto che vuole cancellare gli ultimi complicatissimi mesi calcistici della piazza ingauna.
La conferenza dovrebbe iniziare alle 11:00 e sarà visibile sul nostro profilo Facebook.