Laigueglia, salvaguardia del borgo antico del Carmine: raccolte oltre mille firme

  • Postato il 30 ottobre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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borgo carmine laigueglia

Laigueglia. Oltre mille (1037) firme. Questo uno dei risultati della campagna di sensibilizzazione, avviata ad inizio settembre, per la salvaguardia del borgo antico del Carmine a Laigueglia.

“Oltre mille cittadini, tra residenti e turisti, hanno aderito non semplicemente apponendo la loro firma su un modulo, ma esternando compiutamente le loro perplessità, i loro dubbi, la loro incredulità, qualche volta rabbia, per un intervento di ristrutturazione edilizia che, per come progettato e presentato, andrebbe ad intaccare gravemente il nucleo storico compatto del Carmine, compromettendone l’integrità architettonica e la bellezza paesaggistica” afferma la presidente del Comitato per la “Salvaguardia del Borgo Antico del Carmine” Marialuisa Gentile.

“Il Comitato, come da subito affermato, non si è attivato contro la trasformazione dell’ex “Convento” in appartamenti bensì a tutela della bellezza ancora integra di quello che era l’ultimo nucleo del paese (seppur assediato dall’espansione edilizia degli anni ‘60 e ‘70 del ‘900), posto all’imbocco dell’antica strada che conduceva ad Andora, i cui edifici, tutt’oggi, presentano facciate intonacate con decori, marcapiani, cornici alle finestre, tetti con copertura a falde in tegole o ardesia e persiane alla genovese o alla francese”.

“Come un filo saldamente annodato alla sua storia, il messaggio di allarme e protesta si è diffuso nei vicoli e nelle piazze del paese, ha acceso una discussione, ha mosso emozioni, ha generato considerazioni e ragionamenti. Ha coinvolto le persone che, partecipando, hanno mostrato il loro volto di cittadini, che chiedono e si aspettano attenzione”.

Sul tema sono intervenute sia l’associazione Vecchia Laigueglia sia la sezione locale di Italia Nostra, esternando entrambe preoccupazione e dubbi e sollecitando un intervento adeguato al contesto. “Il Comitato ha prodotto, in data 20 settembre, una relazione approfondita, evidenziando quelle che, a nostro avviso, sono le criticità del progetto e chiedendo, al riguardo e per competenza, delucidazioni formali alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio nonché al sindaco di Laigueglia Giorgio Manfredi” aggiunge ancora Marialuisa Gentile.

La relazione riguarda chiarimenti sulla eventuale sussistenza di vincoli paesaggistici, storici ed archeologici, di vincolo idrogeologico, sulla tutela dei grandi alberi (pini domestici e palme) presenti nell’area interessata dal cantiere, la tutela della Cappella Madonna del Carmine del 1648 e chiede, in sintesi, oltre ai necessari pareri tecnici, “una rivalutazione storica-artistica paesaggistica e archeologica, affinché il progetto del fabbricato del complesso del Carmine si inserisca in armonia con il contesto dell’immediato circostante”.

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“In data 24 ottobre è giunta la risposta del sindaco, inviata anche alla Soprintendenza, nella quale, oltre ad alcuni chiarimenti e rilievi tecnici si legge “abbiamo chiesto in via informale un parere alla Soprintendenza ed avviato incontri con la proprietà per sondare la disponibilità a individuare soluzioni che consentano di armonizzare il progetto al contesto ed ottenere un risultato finale in grado di soddisfare le reciproche, ragionevoli, aspettative che riteniamo di avere colto nel nostro colloquio del 25/9” e in chiusura “Ritengo di aver riscontrato, compiutamente per quanto possibile, le vostre richieste, mi impegno a relazionarvi sull’esito della mediazione e confermo la disponibilità dell’amministrazione e degli Uffici per approfondimenti che riteneste necessari”.

“Queste importanti dichiarazioni si aggiungono alle prime, riportate su La Stampa ed. di Savona del 5 settembre, con le quali il Sindaco dichiarava “Concordiamo pienamente sul pessimo impatto ambientale della nuova progettazione, che non rispetta la morfologia dei luoghi. L’area ha valore storico: c’è accanto una chiesetta del XVII secolo. Faremo tutto quanto in nostro potere per evitare che questa bruttura sia realizzata”.

Il Comitato coglie favorevolmente queste dichiarazioni che esprimono disponibilità ed analoga sensibilità.

“Il Comitato, in un’ottica non di contrapposizione ma di collaborazione, volta al raggiungimento dello scopo, con il supporto di oltre mille cittadini (1037) che hanno risposto, con nome, cognome, documento e firma, alla campagna di sensibilizzazione, chiede che l’amministrazione svolga il suo ruolo non di semplice e neutro mediatore bensì di soggetto attivo, come deve essere e, vogliamo credere voglia essere, nell’azione di salvaguardia e valorizzazione del nostro e suo paese, a partire da questo piccolo angolo ancora integro”.

“Il Comitato chiede di conoscere l’effetto dell’azione mediatrice dell’amministrazione e se e come sia riuscita ad intervenire per evitare questa bruttura” conclude la presidente.

Autore
Il Vostro Giornale

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