Lagarde taglia i tassi e vede la ripresa, attenzione sui dazi

  • Postato il 30 gennaio 2025
  • Di Agi.it
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Lagarde taglia i tassi e vede la ripresa, attenzione sui dazi

AGI - La Bce taglia il tasso di riferimento, dello 0,25%, portandolo al 2,75%. Una mossa ampiamente prevista che tuttavia arriva come una boccata d'ossigeno in una giornata in cui i dati sull'Eurozona scattano una fotografia a luci e ombre, specie sul fronte dell'industria. Il focus della Bce resta sull'inflazione, per i prossimi mesi verranno valutati gli effetti dei possibili dazi degli Usa. Porte chiuse invece, almeno per il momento, all'ingresso delle criptovalute nelle riserve delle banche centrali europee. "Nel quarto trimestre l'economia dell'Eurozona è stata stagnante e rimarrà debole nel breve termine.

Tuttavia, le condizioni per una ripresa dell'economia ci sono". È un messaggio di ottimismo quello che la presidente della Bce Christine Lagarde dà durante la conferenza stampa a Francoforte in cui la banca centrale europea ha spiegato le ragioni del taglio deciso oggi.

"L'economia sta ancora affrontando circostanze avverse, ma l'aumento dei redditi reali e il graduale venir meno degli effetti della politica monetaria restrittiva dovrebbero sostenere una crescita della domanda nel corso nel tempo", assicura la Bce, secondo la quale "il processo disinflazionistico è in atto" e riuscirà ad "attestarsi stabilmente all'obiettivo del 2% nel corso dell'anno".

Le recenti riduzioni dei tassi di interesse rendono gradualmente "meno onerosi i nuovi prestiti a imprese e famiglie", evidenzia la Banca centrale. Lagarde ribadisce il messaggio: se nel 2023 la crescita è stata molto bassa, nel 2024 è quasi raddoppiata. "È vero", precisa la numero uno della Bce, "non siamo ancora al nostro pieno potenziale, ma sicuramente siamo in ripresa e abbiamo buone ragioni per credere che i consumi daranno una spinta alla crescita". Non di "stagflazione" si tratta, dunque, ci tiene a mettere in chiaro Lagarde. Poi Lagarde avverte: "In questo momento è prematuro dire dove il calo dei tassi d'interesse dovrà fermarsi", una decisione che "sarà basata sui dati economici".

In questo contesto, ci sono alcuni fattori che potrebbero incidere negativamente sull'andamento dei prezzi e dell'inflazione. Primo tra tutti, l'incognita sui dazi e in generale sulle dinamiche economiche a livello mondiale. "Maggiori frizioni nel commercio globali renderebbero più incerte le prospettive all'interno dell'Eurozona", ha detto la presidente della Bce, che però ha voluto gettare subito acqua sul fuoco anche su questo fronte. Per ora "si tratta solo di voci, annunci, ipotesi: non c'è niente di tangibile", ha detto. Non ci sono, insomma, dati che possano essere elaborati dallo staff della banca centrale in modo da fare delle previsioni macroeconomiche. L'unica cosa certa "è che avranno un impatto globale negativo". In ogni caso, "la situazione dovrebbe essere più chiara a marzo".

C'è un punto su cui la presidente Lagarde ha voluto marcare una netta autonomia dell'Eurozona da altre regioni del mondo: le criptovalute. "Le nostre riserve devono essere liquide e sicure, non ci devono essere sospetti di riciclaggio di denaro o di attività criminali", ha dichiarato la numero uno della Bce. "Le bitcoin non entreranno nelle riserve delle banche centrali" dell'Eurozona. Resta da vedere, ora, come si orienterà la Banca centrale europea in vista di nuovi tagli, e su questo Lagarde ha ribadito più volte che "la Bce non ha una posizione preconfezionata". Si deciderà riunione per riunione sulla base dei dati che arriveranno. Nella speranza che la locomotiva europea ricominci a correre nei prossimi mesi. 

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Agi.it

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