L'ADHD da adulti accorcia l'aspettativa di vita

  • Postato il 28 gennaio 2025
  • Di Focus.it
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Uno studio su circa 30.000 adulti con diagnosi di ADHD ha trovato che, in media, le persone con questo disturbo vivono meno rispetto ai loro coetanei non affetti dalla stessa condizione. La differenza è di quasi 9 anni di vita in meno per le donne, e di 7 anni in meno per gli uomini. La ricerca, pubblicata sul British Journal of Psychiatry, ribadisce l'urgenza di considerare l'ADHD una condizione potenzialmente invalidante e un fattore che potrebbe ostacolare il diritto alla salute.. ADHD: che cos'è e quali sono i sintomi. L'ADHD (attention deficit hyperactivity disorder, disturbo da deficit di attenzione/iperattività) è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da iperattività, scarsa capacità di concentrarsi e di portare a termine un compito, difficoltà nel controllo degli impulsi e del livello di attività. Anche definito un disturbo evolutivo dell'autocontrollo, non ha nulla a che fare con "la maleducazione" o la "non volontà" di stare alle regole e può interferire con il rendimento scolastico, lo sviluppo e la capacità di stare in relazione. Solitamente diagnosticata in età scolare, l'ADHD è però una condizione di cui non soffrono solamente bambini e ragazzi ma anche gli adulti, con conseguenze sulla vita lavorativa, familiare e relazionale.. Anni di vita erosa. Sebbene altri studi precedenti avessero rilevato una correlazione tra ADHD e minore aspettativa di vita, la nuova ricerca è la prima ad aver usato i dati sulla mortalità per ogni causa per valutare l'impatto di questo disturbo sulla durata dell'esistenza. Un gruppo di scienziati dello University College London ha analizzato le informazioni su 30.039 maggiorenni con diagnosi di ADHD, tratte dai registri sull'assistenza primaria (medico di base) del Servizio sanitario britannico, e li ha confrontati con quelli di 300.390 partecipanti simili per età, genere e assistenza medica richiesta, ma senza ADHD. I maschi con una diagnosi di ADHD sono risultati avere un'aspettativa di vita media inferiore di 6,8 anni rispetto alle loro controparti, mentre le femmine, di 8,6 anni in meno.. Comportamenti a rischio. Lo studio non chiarisce che cosa determini la mortalità precoce, che difficilmente si ritiene provocata dall'ADHD in modo diretto. Piuttosto, chi ne soffre è due volte più incline rispetto al resto della popolazione ad avere stili di vita a rischio come eccedere nell'alcol o fumare, è più a rischio di soffrire di autismo, di avere comportamenti autolesionistici o disturbi della personalità, di abusare di sostanze o indulgere nel binge eating (il disturbo da alimentazione incontrollata). Le persone con ADHD potrebbero fare più fatica a ottenere le cure di cui hanno bisogno anche solo per la difficoltà di riconoscere e comunicare ai medici le proprie difficoltà. La malattia è anche collegata a un maggiore rischio di suicidio.. Malattia cronica. Secondo gli autori dello studio, i risultati chiariscono che l'ADHD non è un disturbo soltanto dell'infanzia, ma che le sue conseguenze si protraggono nell'età adulta: un po' come il diabete, è una condizione per la vita, che come tale va considerata e curata. In Italia, si stima che l'ADHD riguardi circa il 2% della popolazione, inclusa una grossa quota di persone che non sono consapevoli dei sintomi di questo disturbo e che non hanno ricevuto una diagnosi. Individuare chi soffre di ADHD può aiutare a concentrare gli sforzi e le cure prima che questa condizione possa compromettere la qualità di vita, ma c'è bisogno di migliori tentativi e più sensibilità, per riconoscere i bisogni delle persone neurodivergenti..
Autore
Focus.it

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