A Jeju, la più grande isola della Corea del Sud, vive un gruppo di pescatrici subacquee chiamate Haenyeo, che in coreano significa "donne del mare": queste sirene, spesso non più giovanissime e alcune ultraottantenni, si immergono fino a dieci metri sott'acqua senza bombole di ossigeno per pescare un po' di tutto – dai ricci di mare, alle alghe, ai polpi. Ogni immersione dura circa 30 secondi, ma per pescare cibo a sufficienza le sirene coreane rimangono in acqua anche per quattro o cinque ore.
Uno studio pubblicato su Cell Reports ha analizzato i genomi di queste donne scoprendo che, negli anni, hanno sviluppato diversi adattamenti genetici che permettono loro di nuotare a lungo in acque gelide senza andare in ipotermia.. Resistenti al freddo. Per capirne di più, i ricercatori hanno analizzato i genomi di 30 donne Haenyeo, 30 isolane non Haenyeo, e 31 coreani non isolani. Tutti i partecipanti avevano mediamente 65 anni.
Oltre alla genetica, gli studiosi hanno anche monitorato il battito cardiaco e la pressione sanguigna durante delle "immersioni simulate": sono emersi due principali adattamenti genetici nelle Haenyeo – uno, associato alla tolleranza al freddo, che le proteggerebbe dall'ipotermia; un altro associato invece a una diminuzione della pressione diastolica.. Battito rallentato. Durante le simulazioni, il ritmo cardiaco delle sirene coreane è sceso in media di 18,8 battiti al minuto, mentre quello delle donne di Jeju non pescatrici di solo 12,6 battiti al minuto. Una frequenza cardiaca più lenta aiuta il corpo a risparmiare energia e a conservare le riserve di ossigeno, un vantaggio notevole quando ci si immerge più volte prendendo fiato solo una volta.. Allenamento genetico. L'aspetto interessante è che tutte le abitanti dell'isola coinvolte nella ricerca condividono le stesse origini, il che significa che le modifiche genetiche non sono ereditate, ma frutto di un'abitudine ripetuta nel tempo che ha contribuito a un'evoluzione: dopo generazioni di immersioni, il cuore delle Haenyeo si è allenato a rallentare – in uno dei casi analizzati il ritmo è diminuito addirittura di 40 battiti in meno di 15 secondi.
Purtroppo la tradizione delle Haenyeo si sta perdendo, e molti ritengono che la generazione attuale sarà l'ultima: i tratti genetici e fisiologici potrebbero però rimanere ancora a lungo, e studiarli a fondo ci potrebbe aiutare a sviluppare in futuro terapie per curare diverse patologie, come i disturbi ipertensivi tipici della gravidanza e l'ictus..