La tv del futuro (non esiste solo Netflix)

  • Postato il 15 settembre 2025
  • Di Panorama
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C’è un tesoro nascosto nella vostra smart tv, un’offerta quasi illimitata di canali che soddisfano ogni desiderio, dai film d’autore alle soap opera, dalla cucina allo sport. E la parte migliore? È tutto gratis. Benvenuti nel mondo delle Fast (televisioni connesse alla Rete che offrono programmi gratuiti in cambio di pubblicità), un fenomeno che sta rivoluzionando l’intrattenimento domestico, proponendosi come una terza via tra la tv tradizionale e i colossi dello streaming a pagamento come Netflix o Disney+. A differenza di queste ultime, che richiedono abbonamenti mensili o annuali, le Fast offrono una programmazione completamente gratuita, grazie al supporto economico delle inserzioni.

Ma cosa sono esattamente queste Fast? Si tratta di canali televisivi trasmessi via Internet, che propongono una programmazione lineare, ovvero un palinsesto fisso che scorre nel tempo proprio come nei canali della tv classica. L’utente non deve scegliere cosa vedere, ma si sintonizza su un canale e guarda ciò che viene trasmesso in quel momento, esattamente come accadeva prima dell’avvento di Internet.

L’intero modello è sostenuto dagli introiti pubblicitari, quindi non c’è alcun costo per lo spettatore. Ci si siede, si accende la tv, si sceglie un canale e si guarda. Nessuna ansia da scelta, nessuna perdita di tempo nel valutare se quel film merita o meno. E questa semplicità sta conquistando milioni di persone.

Guido Fermetti, direttore operativo di Persidera e amministratore delegato di Persidera Media, conferma questa tendenza. L’azienda si occupa di accompagnare gli editori verso il digitale terrestre e il mondo Fast, supportandoli anche nella creazione di canali ex novo. «Ci sono studi», spiega Fermetti, «che dimostrano come gli utenti passino troppo tempo a cercare cosa vedere, con il rischio di non guardare nulla. Per questo i canali lineari, con palinsesti già pronti, risultano più rilassanti e vengono riscoperti da fasce sempre più ampie di pubblico».

Secondo Fermetti, il successo delle Fast si basa anche sulla loro capacità di intercettare sia il pubblico giovane, che scopre questi canali direttamente dall’home page della propria smart tv, sia chi cerca contenuti specifici. «Funzionano di più i canali verticali: quelli che trasmettono solo soap, film di Totò, golf o i contenuti di Gambero Rosso». Mentre per il pubblico più adulto, il mondo Fast permette di ritrovare vecchi programmi e di provare un po’ di nostalgia catodica. Negli Stati Uniti, questo tipo di tv è già una realtà consolidata.

Piattaforme come Pluto, Tubi e The Roku Channel hanno conquistato un posto stabile nelle abitudini quotidiane degli spettatori americani. Secondo recenti statistiche, più del sessanta per cento della popolazione le utilizza regolarmente. In Europa, il fenomeno sta seguendo lo stesso percorso, anche se con qualche ritardo rispetto al mercato statunitense.

Secondo i dati forniti da Statista, oggi si contano già oltre 1.200 canali Fast attivi nel continente. La Germania guida la classifica con una presenza significativa di piattaforme e canali (Pluto tv offre quasi 200 canali), seguita dal Regno Unito, dove Samsung tv Plus propone ben 167 canali. Anche in Italia il settore sta crescendo in maniera significativa, pur trovandosi ancora in una fase iniziale rispetto ad altri Paesi europei. In Italia, alcuni dei protagonisti principali di questo nuovo mercato sono nomi già noti a livello internazionale. Samsung tv Plus, per esempio, è preinstallato su tutte le smart tv del marchio coreano. Attualmente offre oltre 130 canali gratuiti, tra cui: Gambero Rosso, dedicato agli amanti della gastronomia e della cucina italiana; Urania News, un canale all-news focalizzato su economia e imprese; Motoretrò, pensato per chi ama auto e moto d’epoca; Golf Television, interamente dedicato a questo sport; oltre a decine di canali di cinema, serie tv, documentari e news internazionali come Euronews e Sky News. Pluto tv, che fa parte del gruppo Paramount, è un altro attore centrale del mercato nostrano. Propone più di 100 canali, affiancati da un catalogo a scelta con oltre novemila ore di contenuti. L’offerta spazia da serie classiche come Carabinieri, Baywatch e Star Trek, a film divisi per genere, dai cult all’horror, con omaggi a icone italiane come Totò e Alberto Sordi. Non mancano i canali crime, dedicati al crimine e ai documentari giudiziari, così come i contenuti per bambini (I Puffi, Winx Club, Tartarughe Ninja) e reality di culto. Ma questo mondo non è riservato solo ai grandi colossi. La sua natura agile e flessibile permette anche a nuovi editori di entrare in gioco e sperimentare.

Un esempio tutto italiano è Urania News, primo canale di notizie nato da un’iniziativa del gruppo editoriale Utopia, guidato da Giampiero Zurlo, 41 anni, il più giovane editore televisivo italiano. Lanciato inizialmente sul digitale terrestre nel 2024, Urania News è approdato in tempi record anche nel panorama Fast. «Il nostro obiettivo», racconta Zurlo, «è parlare di economia e istituzioni in modo chiaro, accessibile, non urlato. Una formula che si è rivelata vincente». Il successo è stato tale che Persidera ha segnalato Urania come caso migliore, e Samsung tv Plus ha deciso di includerlo nella propria offerta. Oggi, insieme a La7, è l’unico canale solo di notizie italiano sulla piattaforma. Con circa 400 mila utenti unici a settimana solo su Samsung tv Plus, a cui si somma il pubblico del digitale terrestre e quello di Rakuten tv, Urania News rappresenta la dimostrazione concreta che anche in un mercato affollato c’è spazio per contenuti di qualità e originali.

Autore
Panorama

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