La Turchia continua a "scippare" talenti all'Italia: dopo Orro e Sylla, Antropova è pronta a volare all’Eczacibasi

  • Postato il 2 dicembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Le sirene turche continuano a suonare all’impazzata. E potrebbero sottrarre all’Italia del volley un altro pezzo da novanta: dopo Alessia Orro e Myriam Sylla, anche Ekaterina Antropova sarebbe prossima a trasferirsi sulle rive del Bosforo, con l’Eczacibasi che ha praticamente concluso la trattativa per portare l’opposto di Scandicci nella Sultanar Liga a partire dalla stagione 2026-27. Un’operazione che ha trovato conferme bipartisan, di fatto togliendo ogni dubbio sulla sua reale fattibilità. E che conferma un assunto che ormai in molti hanno capito: in Turchia la moneta batte sonante, più di quanto faccia in Italia. Col rischio però che di questo passo la Serie A1 Tigotà possa diventare fertile terreno di conquista un po’ per tutti.

Kate pronta a raccogliere l’eredità di Tijana Boskovic

Antropova era già stata sondata nei mesi scorsi, sempre dalle potenze turche, e in particolar modo anche da Milano (prima che Egonu confermasse di volersene stare buona alla Numia), mentre sin qui Conegliano è sempre rimasta alla finestra, forte del contratto blindato con Isabelle Haak.

All’Ecsacibasi, Antropova avrà un ruolo da prima attrice, soprattutto perché andrebbe a sostituire quella Tijana Boskovic che già in questa stagione ha deciso di lasciare la formazione di Istanbul, optando per il trasferimento al VakifBank (allenato da Giovanni Guidetti). All’Eczacibasi però in estate sono arrivate il totem turco Ebrar Karakurt e la polacca Magdalena Stysiak, quest’ultima destinata a spartirsi il ruolo di titolare con l’eventuale nuova arrivata (e in panchina c’è Giulio Bregoli).

Antropova a Scandicci gioca ininterrottamente da 5 annate, e di fatto è stata la piazza che l’ha consacrata al grande pubblico del volley nostrano, e non solo. Con la maglia della Savino Del Bene ha raccolto due titoli continentali, cioè la Challenge Cup 2022 e la CEV Cup 2023, ma chiaramente in campo nazionale ha dovuto fare i conti con lo strapotere di Conegliano, pur arrivando a disputare una finale scudetto nel 2023-24.

Le ragioni di Kate: economiche, ma anche di vita

La scelta di Kate di accettare la corte della formazione turca ha una duplice ragione: la prima è sicuramente di tipo economico, perché è fuori discussione che il potenziale di cui dispongono i principali club della regione è superiore a quello delle formazioni italiane.

Il secondo è legato però a una scelta di vita: Kate ha sempre viaggiato tanto sin da bambina (è nata in Islanda da genitori russi, e ha ottenuto nel 2023 la cittadinanza italiana per meriti sportivi dopo essersi trasferita nel bel Paese a partire dal 2017) e desidererebbe intraprendere una nuova esperienza, per giunta in un ambiente particolarmente stimolante per una giocatrice.

Classe 2003, Kate si sente pronta per fare il grande salto: in Italia se la batte con Egonu in cima a tutte le classifiche di rendimento, ma è chiaro che Scandicci ha risorse limitate rispetto a Conegliano e (in parte) alla stessa Numia. Per questo l’Ecsacibasi ha fiutato il colpo. Solo che di questo passo il campionato italiano rischia di diventare veramente più povero. Insomma, il “declino” del calcio ha fatto scuola: anche il volley (specie al femminile) è sotto attacco.

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