La Toscana introduce il salario minimo delle gare per gli appalti pubblici

  • Postato il 6 marzo 2025
  • Di Agi.it
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La Toscana introduce il salario minimo delle gare per gli appalti pubblici

AGI - La giunta regionale della Toscana ha approvato una proposta di legge che prevede valori premiali per incoraggiare in maniera decisa le ditte che partecipano alle gare regionali a riconoscere e garantire la paga del salario minimo. L'obiettivo è tutelare gli stipendi dei dipendenti delle aziende che lavorano, in appalto, per la pubblica amministrazione. La proposta approderà all'esame del Consiglio regionale. Nel dettaglio, nell'ambito dei bandi di gara - anche quelli che riguardano enti strumentali e dipendenti, incluse aziende sanitarie e società in house - si prevede che nella valutazione delle offerte si tenga conto e si possano attribuire punteggi premiali alle aziende che pagheranno i propri lavoratori non meno di 9 euro lordi l'ora. Uno strumento per tutelare i salari, ad esempio, delle addette ed addetti alle pulizie o di chi si occupa di guardiania, portierato e fattorinaggio.
La competenza sui salari è e rimane nazionale, sottolinea una nota della giunta, lo impone la Costituzione e la Regione non può dunque imporre un salario minimo nei bandi di gara propri o dei suoi enti e organismi strumentali, dove si deve scegliere e fare riferimento ad un contratto nazionale o al combinato disposto di una legge e ad un contratto nazionale. La Regione può però inserire negli appalti condizioni tecniche e dunque tenere di conto e premiare, nella valutazione, le aziende che applicheranno ad esempio ai propri dipendenti un trattamento economico minimo predefinito. Ed è quello che la giunta regionale si propone appunto di fare, se la proposta di legge dovesse essere approvata dal Consiglio regionale.
A settembre 2024 il Consiglio regionale aveva già approvato una mozione che impegnava la giunta a verificare che i contratti indicati nelle procedure di gara prevedessero un trattamento minimo inderogabile pari a nove euro l'ora.
"Di più e diversamente era impossibile fare - dice il presidente della Toscana, Eugenio Giani, con l'assessore Stefano Ciuoffo - la competenza sui salari è nazionale e un bando di gara non può derogare le disposizioni della normativa vigente. Il rischio era l'illegittimità della norma e il conseguente annullamento degli esiti del bando di gara. Lo possono pero' fare le aziende che partecipano alla gara, come loro autonoma scelta, e con questa proposta di legge non abbiamo fatto nient'altro che incentivarlo, visto che accresce la possibilità di aggiudicarsi l'appalto". 

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Agi.it

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