Mercoledì 29 gennaio, attorno alle 21 (ora di Washington D. C.), un jet passeggeri e un elicottero militare dell'esercito americano si sono scontrati a bassa quota vicino all'aeroporto nazionale Ronald Reagan, precipitando nel fiume Potomac. A bordo del volo American Airlines AA5342, partito da Wichita, Kansas, viaggiavano 60 passeggeri, tra cui una squadra di pattinaggio su ghiaccio statunitense e il suo staff di allenatori russi, oltre a quattro membri dell'equipaggio. Nell'elicottero si trovavano tre militari impegnati in un volo di addestramento. Le autorità hanno confermato che nessuno a bordo dei due velivoli è sopravvissuto. Ma com'è possibile che un incidente del genere sia avvenuto in un settore altamente controllato da radar e software avanzati?. Cos'è un TCAS. Prima di rispondere, è utile spiegare cosa si intende con questo acronimo, che sta per Traffic Collision Avoidance System: una tecnologia progettata per prevenire le collisioni in volo. Questo sistema di sicurezza monitora lo spazio aereo intorno a un velivolo al fine di rilevare altri aeromobili equipaggiati con transponder, ossia con dispositivi che trasmettono e ricevono segnali elettronici di localizzazione. Conosciuto anche come ACAS (Airborne Collision Avoidance System), il TCAS opera indipendentemente dai centri di controllo del traffico e avvisa i piloti della presenza di altri velivoli nelle vicinanze, aiutando a prevenire gli incidenti.
Questa tecnologia è stata sviluppata nel 1974 e, nel corso degli anni, ha subito numerosi aggiornamenti. I dispositivi di prima generazione rilevavano già posizionamento e altitudine degli apparecchi nelle vicinanze, fornendo al pilota un "Traffic Advisory" (TA), ovvero un avviso di potenziale pericolo. Tuttavia, la responsabilità della manovra evasiva restava interamente a discrezione del pilota. Ciò non avviene con la seconda generazione di TCAS, che non si limita semplicemente a segnalare la presenza di altri aeromobili, ma fornisce istruzioni precise per evitarli, suggerendo di salire, scendere o modificare rotta e velocità. Inoltre, comunica con il sistema di bordo dell'altro aereo per coordinare le manovre ed evitare decisioni contrastanti.. I limiti del TCAS. Le normative internazionali, stabilite dalla Convenzione di Chicago, impongono l'installazione di questo dispositivo salvavita su tutti i velivoli commerciali, mentre le disposizioni per gli aeromobili non commerciali variano, e questo – come vedremo – è stato il primo dei problemi che ha portato alla collisione fatale sul Potomac. Gli elicotteri militari, come quello coinvolto nell'incidente, non sono obbligati a montare un TCAS e, secondo le prime informazioni, il velivolo dell'esercito americano non ne era dotato.
C'è però un secondo problema: anche se l'elicottero fosse stato equipaggiato della tecnologia necessaria, avrebbe comunque avuto delle limitazioni operative. Il sistema è infatti inibito a quote inferiori ai 300 metri, e gli ultimi dati registrati indicano che il volo American Airlines AA5342 si trovava a circa 90 metri di altitudine, mentre l'elicottero militare volava a soli 60 metri. Questo limite non è un difetto, ma una caratteristica progettuale del sistema che si basa su dati elaborati dall'altimetro radar, il cui margine di errore aumenta in prossimità del suolo rischiando di fornire istruzioni poco affidabili, senza considerare che un velivolo che vola a quote basse non avrebbe comunque spazio per scendere ulteriormente in caso di pericolo.. Un'area a rischio. A contribuire a questa sfortunata concomitanza di eventi, c'è lo scenario dell'incidente: l'aeroporto nazionale Ronald Reagan di Washington, infatti, è uno degli scali più trafficati degli Stati Uniti e condivide lo spazio aereo con velivoli commerciali, militari e privati. La gestione delle rotte è particolarmente complessa e, negli ultimi anni, si sono verificati diversi episodi di sfiorata collisione.
Nell'aprile 2024, per esempio, non più tardi di un anno fa, il pilota di un volo commerciale in fase di atterraggio dovette effettuare una manovra d'emergenza per evitare un elicottero che volava a meno di 100 metri di distanza. L'episodio fu segnalato alla Federal Aviation Administration (FAA), e il pilota dichiarò di non aver ricevuto alcun avviso dal controllo del traffico aereo, fatto che sollevò numerose polemiche. Ciò nonostante, il mese successivo fu approvata una proposta per incrementare ulteriormente il numero di voli nello scalo..