La svolta chiamata Billing: chi è il centrocampista di personalità e inserimento pescato a sorpresa nel mercato di gennaio

  • Postato il 2 marzo 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Quanto sono belle, le svolte nel calcio. Philip Billing questa parola se la tatuerà da qualche parte, magari con quello stile un po’ artistico che in qualche modo rappresenta la sua seconda vita, quella fuori dal campo. Ma prima di tutto c’è il pallone. E la gioia della rete segnata all’Inter ha per il centrocampista proprio il sapore della svolta: personale, perché finalmente anche lui può incidere e dare il suo contributo; della squadra, perché tiene il Napoli ancorato all’obiettivo che nessuno nomina, lo scudetto, ma che è reale.

Anzi, quel gol ha pure portato l’allenatore dei campani a cambiare strategia comunicativa: “Ora dipende tutto da noi”, ha detto Antonio Conte. Ed è la prima volta che si espone così tanto. Ma Conte lo si conosce bene, a differenza di quel Billing di nazionalità danese che è arrivato un po’ a sorpresa nel mercato di gennaio. “Segnare è stata una sensazione incredibile. Sono molto felice”, ha dichiarato. E non è proprio uno che lascia trasparire tante emozioni. Anzi.

Se si dà un’occhiata al suo profilo Instagram, appare spesso con lo sguardo concentrato. Posta poche foto e quelle poche non sono proprio legate al campo. Parlano della sua passione per la moda (curiose certe scarpe che indossa) o a temi davvero molto seri. Come quando aveva deciso di prendere una posizione netta nei confronti del conflitto israelo-palestinese, che gli ha portato anche diverse critiche a causa di un’errata interpretazione ritenuta troppo a favore di Hamas. “Mi sembra solo che come il mondo mostri il genocidio in Ucraina sia molto diverso a come mostri, o prenda posizioni contro, quello in Palestina”, aveva poi dovuto chiarire, senza nascondersi.

Ecco, Billing al ds del Napoli Manna è piaciuto per la personalità. E per quelle caratteristiche che calzavano a pennello con quanto i campani cercavano: serviva un sostituto di Folorunsho, che avesse quella capacità di inserimento cercata in estate con Brescianini (poi passato all’Atalanta) o in inverno con Fazzini e Casadei. I costi per questi ultimi due erano troppo alti, per arrivare al danese potrebbero bastare 9 milioni di euro, cioè quanto pattuito con il Bournemouth come riscatto del prestito che scadrà a giugno.

Arrivo a sorpresa
Per chiudere la trattativa, è servito un vero e proprio blitz silenzioso dopo la prima settimana di gennaio: bisognava anticipare la concorrenza del West Ham. Per quanto sia un classe ‘96, non lo conoscevano in tanti in Italia. E ci ha messo un po’ anche Conte. “Mi sto adattando bene”, ha detto il giocatore dopo la partita contro l’Inter. “Il mister e i compagni mi stanno aiutando molto”. Anche perché se è vero che ha le caratteristiche del centrocampista di inserimento, quest’anno in Premier queste si sono viste davvero troppo poco: 10 partite per soli 176 minuti totali. Un ruolino negativo anche solo rispetto a quello che era stato il suo percorso nel Bournemouth: era stato pagato 16 milioni dall’Huddersfield Town nel 2019 e se si esclude l’ultima stagione ha collezionato 191 partite, condite da 31 gol e 20 assist.

La prima svolta è arrivata la settimana scorsa, quando sempre a sorpresa Conte ha deciso di schierarlo dal primo minuto contro il Como: esordio non solo da titolare, ma assoluto nel Napoli nella trasferta che si è dimostrata difficilissima. La prova non è stata negativa, e la conferma del buono stato di forma è arrivato contro l’Inter: entra al 79’, segna all’87’ una rete che è proprio il suo marchio di fabbrica, con un inserimento nell’area di rigore pronto ad accogliere l’assist del compagno. In questo caso, di Lobotka.

Le sue parole hanno fatto trasparire una felicità che ci si aspettava, ma che lui è forse poco propenso a trasmettere. Però, va notata una cosa. A Napoli ha finora avuto poco spazio, ma una scintilla è scattata. E si ritorna ai social. Per quanto sia riservato, alla sua nuova avventura (che finora è di un mese e mezzo) ha già dedicato cinque post, un decimo rispetto al totale. L’ultimo è naturalmente sul suo primo gol in Serie A. Un avvenimento che sa di svolta.

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Il Fatto Quotidiano

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