La Suerte di Laigueglia, parla il patron Angelo Pisella: sicurezza, giovani, tipo di musica. “E basta voci che chiuderemo per sempre”
- Postato il 7 settembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Laigueglia. E’ finita ieri sera, sabato 6 settembre, la stagione della Suerte, gioiello sul mare di Laigueglia.
“L’estate è finita, l’inverno è alle porte” (I Nomadi); “L’estate sta finendo e un anno se ne va” (Righeira). E’ il momento giusto per fare un bilancio con il patron della Suerte, Angelo Pisella, profondo conoscitore di questo ambiente e da cui anche questa volta sembra arrivare un’analisi attenta.
Pisella, allora com’è andata la stagione?
“Direi molto bene e sono convinto che la prossima andrà ancora meglio…”.
Ma c’è tempo per pensarci…
“Mica tanto. Vorrei approfittare di questa occasione per chiarire che non solo la Suerte non chiude, ma ha programmi chiari e precisi per i prossimi anni”.
Chi ha detto che la Suerte chiude?
“Chi non lo so, ma la voce gira ormai da tempo, troppo, con tanto di ipotesi sul futuro dell’area e particolari davvero fantasiosi. Di voce in voce, come spesso capita di questi tempi, ha assunto toni fastidiosi. Mi chiamano in molti, persone anche importanti, per chiedermi se sia vero. Tranquilli, la Suerte non chiude”.
Andiamo avanti allora. Dicevamo: come è andata la stagione?
“Bene, condizionata a luglio solo da week end tutti con il meteo sfavorevole, ma poi abbiamo recuperato”.
Perché siete tra i locali che preferiscono finire la stagione ai primi di settembre?
“Perché così ormai vuole la nostra tradizione, perché la Suerte è affascinante piena, e’ un gigante su più piani dalla capienza considerevole, più semplicemente per una strategia aziendale che vuole i conti in ordine tra costi e ricavi. Quindi, ci vediamo l’anno prossimo…”.
Come avete organizzato la vostra estate? Che tipo di intrattenimento avete offerto? Quali sono i gusti musicali che avete registrato?
“Andiamo con ordine. Siamo rimasti aperti cinque serate, con la politica di non far entrare i minorenni, politica che abbiamo scelto ormai anni fa. Troppi rischi, e noi vogliamo vivere sereni e assicurare serenità assoluta ai nostri ospiti e alle loro famiglie. Ai minorenni, ma non sotto i 16 anni, abbiamo riservato i giovedì dalle 14,30 alle 19 perché erano gli stessi genitori che ci chiedevano uno spazio per i loro figli. I numeri ci hanno dato ragione, con 7-800 accessi ogni volta”.
Sembra che il tema della sicurezza sia quasi il più importante…
“E’ così. Abbiamo i nostri protocolli, un collaudato sistema di prenotazione, allontaniamo chi non deve entrare. E’ il sistema-Suerte, chiediamo scusa con eleganza, ma se è no, è no. Utilizziamo il metal detector, guardiamo nelle borse e negli zaini, chi entra e’ pulito ed esce pulito. Un tempo c’era chi mugugnava, adesso tutti accettano questo protocollo e anzi ci ringraziano. Forse anche per questo soprattutto le donne, che raggiungono il 60% dei nostri clienti, qui si sentono al sicuro. Senza contare che abbiamo registrato un aumento degli stranieri, sensibili a questo tema”.
Parliamo anche di turismo, dunque. Al di là del suo settore, come le è sembrata l’estate 2025?
“Hanno comandato il meteo, soprattutto per quanto riguarda le seconde case, anche se mi sembra che gli alberghi abbiano lavorato, e una ormai nota crisi economica. Persino i ragazzini sono più attenti a come spendono”.
Ci resta da scandagliare il tipo di musica che va di moda in un mondo che cambia in continuazione e che e’ sempre più condizionato da web e social
“Sia house che techno sono più ‘leggere’, se vogliamo usare questo termine, si orientano verso il commerciale. Noi abbiamo i nostri dj, cerchiamo di scegliere con cura gli ospiti, seguiamo le indicazioni del mercato ma senza lasciarci condizionare: la moda la facciamo anche noi, senza voler essere presuntuosi”.