La studiosa emarginata per una scoperta: «San Nicodemo non è nato a Cirò»
- Postato il 27 agosto 2025
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Il Quotidiano del Sud
La studiosa emarginata per una scoperta: «San Nicodemo non è nato a Cirò»
Lo sfogo della studiosa di San Nicodemo, la professoressa Maria Francesca Carnea di Cirò emarginata per la sua scoperta che riscriverebbe tutto: «È nato a Sikròs, i documenti lo provano»
«È dal 2017 che vivo una condizione di emarginazione pur abitando a Cirò, nel luogo in cui sono nata». È doloroso lo sfogo della professoressa Maria Francesca Carnea, quanto incomprensibili sembrano i motivi dell’accanimento contro le sue ricerche storiche su San Nicodemo che non sarebbe nato a Cirò bensì a Sikròs, individuato in Sicari o Sicri, frazione di San Procopio in provincia di Reggio Calabria. Ed è proprio questo il punto sul quale poggia l’insanabile conflitto. E c’è di più, secondo la professoressa Carnea, San Nicodemo a Cirò non ci sarebbe mai neanche passato per caso, nonostante sia possibile visitare la sua casa natia.
LA RICERCA COMMISSIONATA DAL COMUNE DI CIRÒ SUL SAN NICODEMO
«Tutta questa storia nasce quando l’allora sindaco Francesco Paletta mi chiese, a titolo gratuito, di fare delle ricerche su San Nicodemo che tutti noi sapevamo essere nativo di Cirò – racconta la professoressa -. Era il 2017 e insegnavo a Roma, al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, che mi consentì di poter accedere a documenti e fonti fino ad allora sconosciuti. Andando avanti nel lavoro, mi resi conto che la verità storica era diametralmente opposta a quella che tutti conoscevamo e che la comunità di Cirò raccontava da sempre. Scoprii, invece, che da oltre sessant’anni studiosi di grande valore come Augusta Acconcia Longo, Filippo Burgarella e altri, avevano già scritto che il Santo non era nato a Cirò. Il mio mestiere è quello di raccogliere le fonti mettere insieme tutti i tasselli e arrivare al risultato e il risultato mi diceva che San Nicodemo non era nato a Cirò».
PERCHÉ SI IGNORA LA VERITÀ?
Per gli studiosi la verità storica, secondo la ricercatrice, non dovrebbe essere un problema, anzi, dovrebbe colmare lacune e inesattezze ma a Cirò non la pensano così. Ed è lecito chiedersi anche il perché. «Probabilmente per i progetti che l’amministrazione comunale aveva già in cantiere e che ruotavano attorno alla figura di San Nicodemo – spiega -. Io non ero al corrente di tutto questo. Ma c’è un aspetto grave in questa storia ed è che l’amministrazione comunale e i vari comitati, non mi hanno mai smentita con i fatti come ho fatto io, con gli studi, con le ricerche, ma ricorrendo all’isolamento e alla calunnia solo perché ho fatto il mio dovere e non ho ceduto alla disonestà intellettuale».
Alla professoressa Carnea nessuno ha mai chiesto di tacere sulle sue scoperte perché, probabilmente, avrebbe dovuto capirlo da sola come ci si comporta in alcune situazioni. Si sarebbe proceduto, invece, secondo quanto racconta, all’isolamento, per spegnere la sua voce e togliere credibilità alle sue scoperte storiche.
L’ERRORE STORICO SULL’ORIGINE DI CIRÒ DI SAN NICODEMO
Ma da dove ha origine, allora, la storia o la leggenda che San Nicodemo sarebbe nato a Cirò?. «L’errore – spiega Carnea – nasce perché l’abate Apollinare Agresta di Mammola nel suo libro su San Nicodemo che invito tutti a leggere perché è più simile ad una fiaba che a un testo storico, afferma che è nato a Cirò. Il Bios del santo, la biografia scritta in greco bizantino è a Messina ed è stato tradotto da Melina Arco Macrì e dice chiaramente dove è nato, a Sikròs, nella vallata delle Saline, e non fa il nome dei genitori mentre Agresta li fa e poi, addirittura, il vescovo Vincenzo Zavaglia ne riporta i cognomi in un periodo storico in cui non potevano esistere perché è con il Concilio di Trento, dopo il 1500, che viene dato l’uso dei cognomi»..
«Tutti questi elementi sono stati già sconfessati dagli studiosi e questo dimostra che Cirò non è legata alla vera storia del santo bensì a dei progetti in cui serve dire che il santo è nato in questo luogo».
LA DECISIONE DI PUBBLICARE LA RICERCA
La professoressa Carnea davanti al disappunto del sindaco Paletta sarebbe stata anche disposta a tacere sul fatto che San Nicodemo non sarebbe nato a Cirò, comprendendo perfettamente l’impatto che la notizia avrebbe avuto sulla comunità, a condizione, però, che non si continuassero a mettere in risalto le origini cirotane del santo. «E, invece, l’amministrazione comunale cosa fece? – continua Carnea – Durante l’estate organizzò una rappresentazione teatrale su San Nicodemo che era nato a Cirò. A quel punto mi resi conto che dovevo difendere il mio nome e la mia onorabilità e decisi di pubblicare i risultati della mia ricerca, spiegando i motivi che avevano determinato l’errore.
San Nicodemo a Cirò viene conosciuto solo nel 1696 quando vengono donate alla comunità le sacre reliquie perché si pensava, in seguito all’errore fatto da Agresta, che fosse nato in quel luogo. I cirotani ne hanno preso atto e lo hanno voluto come santo patrono insieme a San Francesco e prima ancora c’era stato Sant’Antonio da Padova. Cirò è un luogo pieno di santi ma anche i demoni non mancano». La professoressa Carnea pubblicò i risultati delle sue ricerche storiche sul santo nel gennaio del 2018 sulla rivista dei Domenicani “Ascetica e mistica” e nel 2021 ne fece un libro. La seconda edizione ha appena visto la luce.
LE CONSEGUENZE DELLA VERITÀ
Ma non sono solo questi i testi ai quali si è dedicata. «L’affronto che avrei fatto – continua – è stato quello di divulgare, dare conoscenza di uno studio che mi è stato prima commissionato e poi ignorato dall’amministrazione comunale. E per questo ho dovuto subire calunnie di tutti i tipi anche a mezzo stampa, in un momento molto delicato della mia vita personale. Aver osato dire che San Nicodemo non è di Cirò mi ha creato molti problemi ma da studiosa onesta non mi sento di fare un passo indietro davanti a una verità storica, seppur sto pagando un prezzo molto alto». E racconta la professoressa Carnea che la Fidapa aveva deciso di conferirle un riconoscimento per i suoi nove libri pubblicati, per il suo impegno, le sue ricerche.
Ma all’improvviso, dopo esserle stata data la comunicazione ufficiale e aver persino letto il suo nome insieme a quello di altri, sulla locandina che pubblicizzava l’iniziativa, è stata esclusa senza nessuna spiegazione dal premio e dalla serata. E in un battibaleno sarebbe stata stampata una seconda locandina nella quale non compariva più il suo nome. Anche certa stampa di parte, secondo quanto racconta la studiosa, avrebbe giocato un ruolo determinante nel suo allontanamento dalla vita pubblica della comunità. Carnea, isolata, si è anche rivolta alla Chiesa, ha parlato con vari vescovi, ha sempre chiesto un confronto rispettoso delle parti con studiosi competenti per dipanare l’annosa questione ma nessuno vuole parlare di San Nicodemo e soprattutto del luogo in cui è nato. L’argomento è spinoso, troppo divisivo.
UN CASTELLO DI BUGIE E INTERESSI
«Ho denunciato pubblicamente e a più riprese che il motivo per cui non si vuole vedere la verità – precisa la professoressa -è perché ci sono dei progetti legati al santo patrono. Se diciamo le cose come stanno, come facciamo a far vedere ai turisti che vengono a Cirò, la casa dov’è nato San Nicodemo che altro non è che un garage donato da un privato? E della fontana di San Nicodemo dove ci sarebbe stato il miracolo dell’acqua e del vino ne vogliamo parlare? Anche questa è una storia del tutto inventata, è un’eresia e la Chiesa dovrebbe condannarla».
«E invece no, perché vogliono che Cirò diventi una piccola Lourdes e non possono permettersi di smantellare tutto il castello di bugie che è stato costruito in questi anni. Così com’è inventata la storia di Luigi Lilio, il riformatore del calendario gregoriano, anche lui non sarebbe nato a Cirò. La verità storica non la si vuole vedere, né accettare, meglio vivere nella menzogna». E anche il sindaco Mario Sculco non avrebbe fatto salti di gioia davanti alla proposta della cittadina studiosa Carnea, di fare chiarezza una volta per tutte, di incontrarsi, parlarne. Troppo rischiosa la verità.
Il Quotidiano del Sud.
La studiosa emarginata per una scoperta: «San Nicodemo non è nato a Cirò»