La strada italiana che sembra un sogno: prati infiniti, curve perfette e panorami irreali
- Postato il 19 dicembre 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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Nel cuore delle Alpi della Val di Non, una strada si conferma una delle più affascinanti per gli appassionati di guida.
A 1.518 metri di altitudine, questo valico alpino, noto anche come Gampenpass in tedesco, offre un equilibrio perfetto tra curve tecniche, panorami spettacolari e un ricco patrimonio storico che lo rende unico nel suo genere.
Il Passo delle Palade collega la città di Merano e la località di Lana con la suggestiva Val di Non, attraversando la strada statale SS238. Il percorso, lungo circa 20 chilometri da Lana al valico, è caratterizzato da una salita regolare che si trasforma in tornanti più decisi tra Caprile e Senale-San Felice, offrendo una combinazione ideale per chi ama una guida fluida ma stimolante. L’asfalto, generalmente ben mantenuto, e la larghezza della carreggiata consentono di trovare un ritmo di guida rilassato tra curve dolci e tratti più tecnici.
Il valico è perfetto per chi desidera un’esperienza di guida senza estremi ma ricca di emozioni, accompagnata da viste panoramiche sulle Dolomiti. Tuttavia, è importante sottolineare alcune attenzioni pratiche: i tornanti dopo Narano diventano più stretti e la pendenza aumenta, richiedendo un approccio preciso e frenate morbide. In alta stagione, il traffico può essere intenso, soprattutto per la presenza di mezzi agricoli e ciclisti, quindi è consigliabile evitare le ore di punta e mantenere una guida prudente.
Da un punto di vista climatico, la strada rimane aperta anche durante l’inverno, ma è fondamentale verificare le condizioni di viabilità e dotarsi di pneumatici invernali o catene, vista la possibilità di gelate notturne.
Un patrimonio storico da scoprire: il bunker del Passo Palade
Oltre all’aspetto paesaggistico e automobilistico, il Passo delle Palade custodisce una testimonianza storica di grande rilievo: lo Sbarramento Le Palade, un imponente sistema difensivo costruito fra il 1935 e il 1939. Questa struttura, parte del complesso difensivo del vallo alpino in Alto Adige, è stata riqualificata come museo accessibile ai visitatori, offrendo un percorso che unisce storia militare e geologia locale.
All’interno del bunker si trovano corridoi, feritoie e sale espositive con una collezione di oltre 2.000 minerali, oltre a una mostra fotografica dedicata alla costruzione della strada e delle fortificazioni. Questa esperienza permette di immergersi in un’atmosfera unica, fatta di contrasti tra acciaio, roccia e natura, che rende la visita un momento di riflessione e scoperta.

Il territorio attorno al Passo delle Palade offre numerosi spunti per chi ama camminare e scoprire la natura. Il sentiero che conduce al Monte Luco (Laugen) è particolarmente apprezzato per le sue vedute panoramiche che abbracciano sia la Val d’Adige sia la Val di Non, con la possibilità di sostare alla Malga Monte Luco per un’esperienza gastronomica genuina a base di prodotti tipici locali.
Non mancano altre mete interessanti nei dintorni: il Lago di Tret, ideale per brevi passeggiate rinfrescanti, il suggestivo Canyon Rio Sass vicino a Fondo, il Lago Smeraldo, perfetto per scatti al tramonto, e i numerosi santuari e frutteti che punteggiano la zona tra Senale, Cles e la bassa Val di Non. Per chi preferisce la città, Lana e Merano offrono parchi ben curati e passeggiate lungo il fiume Passirio, con stagioni di fioriture che trasformano il paesaggio in uno spettacolo naturale.
Consigli pratici per una visita ideale
La stagione migliore per visitare il Passo delle Palade va dalla tarda primavera all’autunno. Maggio e giugno sono ideali per ammirare le fioriture, mentre in ottobre i boschi si tingono dei colori caldi dell’autunno. I mesi estivi, pur offrendo giornate più lunghe, vedono un aumento del traffico e della presenza di turisti.
Per chi decide di affrontare la salita in inverno, è indispensabile munirsi di pneumatici adeguati o catene e prestare particolare attenzione alle gelate mattutine. Essere pronti con un abbigliamento a strati e un impermeabile leggero è sempre consigliato, visto il clima montano variabile.
Prima di mettersi in viaggio è importante verificare lo stato di freni e gomme, fare il pieno di carburante (distributori disponibili sia a Lana sia in Val di Non) e dotarsi di mappe aggiornate o GPS. Durante la guida, è fondamentale rispettare i limiti di velocità, lasciare spazio ai ciclisti e evitare sorpassi azzardati nei tornanti.
Per quanto riguarda le soste, la zona offre una ricca offerta gastronomica con specialità locali come canederli, strudel, speck e formaggi di malga, da gustare nei ristoranti e malghe situati tra Senale, San Felice e Fondo. Il bunker e i musei locali propongono visite guidate e in alcuni casi è necessaria la prenotazione, quindi è utile informarsi preventivamente.
I migliori punti panoramici per fermarsi e scattare fotografie sono i belvederi tra Caprile e il passo, le rive del Lago Smeraldo e i prati sopra San Felice, particolarmente suggestivi durante l’ora blu.
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