La storia di Tony Tan Caktiong, il miliardario dei fast food filippini Jollibee

  • Postato il 10 settembre 2025
  • Money
  • Di Forbes Italia
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Il ‘jolli’ di Tony Tan Caktiong è senza la ‘y’, ma, come la carta da gioco, ha dato una direzione nuova e imprevista alla vita di Tony e della sua famiglia. Secondo Forbes, il patrimonio dell’imprenditore è di 1,2 miliardi di dollari e la sua Jollibee Foods è una delle catene di ristoranti asiatici in più rapida crescita al mondo, con migliaia di punti vendita e 19 marchi nelle Filippine e nei mercati esteri, come Singapore, Malesia ed Emirati Arabi Uniti. La storia di Caktiong intreccia buddismo, attività di famiglia, partenza dal basso e intuizione. Ed è la storia di una persona che ha iniziato proponendo un prodotto, per poi virare in un’altra direzione, ascoltando il mercato e i clienti.

La storia di Tony Tan Caktiong

Il senso del gusto è stato probabilmente il primo di cui Tony è diventato consapevole. Come ricorda l’edizione asiatica di Forbes, il padre era cuoco in un monastero buddista a Manila, nelle Filippine. Gli assaggi, l’abitudine a provare gusti e consistenze diverse sono diventati parte integrante della sua infanzia. “Mia madre diceva che ero il più difficile da educare perché ero quello con il palato più esigente, mentre i miei fratelli mangiavano qualsiasi cosa”, ha ricordato Tony, terzo di sette figli.

La famiglia, originaria della Cina, emigrò nelle Filippine in cerca di una vita migliore. L’opportunità venne dalla ristorazione. Terminata l’esperienza nel monastero buddista, come ricorda Gulf News, il padre riuscì ad aprire un proprio ristorante cinese a Davao, circa 960 km a sud di Manila. Lì Tony, adolescente, iniziò a dare una mano. Iniziò con ruoli umili, come il lavapiatti, per poi passò a servire come cameriere e sparecchiare i tavoli. Il locale era modesto, ma sapeva farsi riconoscere: “Non aveva un’atmosfera speciale, ma divenne famoso per la bontà del cibo”, ricorda Tony.

Dall’ingegneria alla ristorazione

In un primo momento Caktiong si staccò dalla ristorazione negli studi. Ancora Forbes Asia spiega che si iscrisse a ingegneria chimica all’università di Manila. “Non avrei mai pensato di lavorare nel settore alimentare”, dice. “Mi piacevano i numeri, quindi pensavo che sarei diventato un ingegnere”. Durante il corso di laurea arrivò il momento della visita a uno stabilimento della Magnolia Ice Cream. C’erano Caktiong, uno dei suoi compagni di corso e Grace, che sarebbe diventata sua moglie. In quella circostanza i futuri sposi vennero a conoscenza di un’opportunità di franchising e nel 1975, poco dopo la laurea, aprirono due gelaterie.

Tony aveva 22 anni. Anche Grace mostrò una vena imprenditoriale e suo padre, uomo d’affari, li aiutò ad avviare l’attività, sostenuti anche da un contributo della famiglia Catkiong.

La storia di Jollibee

Spesso è il mercato, con le sue richieste, a determinare l’evoluzione di un business e la sua trasformazione. È anche il caso di Jollibee, che nacque ufficialmente nel 1978, quandoTony e Grace si resero conto che i clienti erano più affamati di piatti caldi come gli hamburger. L’attività fu così riconvertita e assunse il nome e il logo conosciuti ancora oggi. Un logo che si è evoluto nel tempo, ma la sua mascotte – un’ape antropomorfa vestita da chef – è lì dal 1980. Rappresenta l’ottimismo filippino, ispirandosi al design di Topolino della Disney. Il nome ‘Jollibee’ unisce inoltre le parole ‘jolly’ (‘allegro’ in inglese) e ‘bee’ (ape in inglese), per sottolineare la dedizione al lavoro e la capacità di produrre cose dolci.

Quella dedizione ha permesso a Jollibee di resistere anche all’ingresso di McDonald’s nel mercato filippino, nel 1981, e le consente di essere oggi l’azienda di ristorazione asiatica più grande e in più rapida crescita nel mondo, con 103 punti vendita in Nord America, oltre 1.700 in tutto il pianeta e 19 marchi, che si aggiungono a 10mila negozi e bar in 33 paesi. Un gruppo con ricavi consolidati per 4,6 miliardi di dollari per il 2024 e una previsione per il 2025 di oltre 5 miliardi. Si può dire che Catkiong abbia raggiunto l’obiettivo che illustrò tanti anni fa: “Era un sogno trasformare un giorno Jollibee in una delle aziende più grandi al mondo. Non ho mai perso di vista il sogno. Sognare in grande è una parte fondamentale dell’essere un imprenditore”.

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L’articolo La storia di Tony Tan Caktiong, il miliardario dei fast food filippini Jollibee è tratto da Forbes Italia.

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Forbes Italia

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