La storia di Patrizio Vinciarelli, il fisico nato a Roma che è diventato miliardario partendo da una cantina
- Postato il 31 luglio 2025
- Money
- Di Forbes Italia
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Qualche anno fa Forbes ha paragonato l’impatto di Patrizio Vinciarelli a quello di Gordon Moore, leggendario co-fondatore di Intel. Un accostamento ingombrante, che forse sorprende perché il nome di Vinciarelli non è così noto al grande pubblico. Eppure il nativo di Roma, da moltissimi anni residente negli Stati Uniti, ha un patrimonio personale di 1 miliardo di dollari e nel 1981 ha fondato la Vicor Corp, di cui è presidente e amministratore delegato.
Nel 2006 il Boston Magazine nel 2006 ha raccontato che la fondazione di Vicor sarebbe dovuta a un vecchio convertitore di potenza, che con il suo malfunzionamento avrebbe causato l’incendio dello stereo del giovane Vinciarelli. Oggi l’azienda è leader di settore grazie alle conoscenze del fondatore, in grado di realizzare un innovativo ciclo per convertire una fonte di energia della rete elettrica in un mezzo per alimentare chip microscopici. Le applicazioni riguardano una varietà di prodotti, con cui l’azienda rifornisce settori come automazione industriale, telecomunicazioni e infrastrutture di rete, trasporti, aerospaziale e difesa.
La storia di Patrizio Vinciarelli
Prima di arrivare negli Stati Uniti e in Massachusetts, dove Vicor ha sede, Vinciarelli è partito dall’Italia e da Roma. Suo padre era un diplomatico delle Nazioni Unite e viaggiava in zone di conflitto in tutto il mondo. Sin da bambino Vinciarelli sviluppò un interesse per la scienza, e in particolare per la fisica, passione che seguì all’Università di Roma, dove conseguì un dottorato di ricerca. “Ho trascorso i primi dieci anni della mia vita professionale dopo la laurea svolgendo ricerca fondamentale in fisica delle particelle, sia in Europa, al Cern di Ginevra, sia negli Stati Uniti, sulla costa occidentale, a Stanford, e su quella orientale a Princeton. Ero un po’ frustrato dai progressi nel mio campo accademico: nel secolo precedente i progressi erano stati straordinari, ma stavano rallentando”.
Il curriculum accademico, di studi e ricerche è di primo livello. L’esperienza imprenditoriale, invece, era nulla quando Vinciarelli fondò Vicor Corp. All’inizio era una startup, che secondo il Boston Magazine mosse i primi passi in un laboratorio nella cantina di Vinciarelli ed ebbe come investitori iniziali parenti e amici. Il primo prodotto arrivò nel 1984 e all’epoca forniva 25 watt per pollice cubo. Da allora, ha detto Vinciarelli a Forbes, “continuiamo a sviluppare questo valore chiave, tanto che ora disponiamo di prodotti che si aggirano intorno ai 10mila watt per pollice cubo. Rispetto al 1980 c’è stato un aumento di tre ordini di grandezza, ovvero diecimila volte”.
Accademico e imprenditore
I moduli di potenza ad alte prestazioni brevettati da Vicor hanno generato quasi 400 milioni di dollari di vendite nel 2022. Tutti gli stabilimenti produttivi dell’azienda sono ancora oggi negli Stati Uniti, motivo di soddisfazione per Vinciarelli: “Abbiamo sempre creduto in una strategia produttiva basata negli Stati Uniti. Abbiamo sempre creduto che l’automazione e la tecnologia dovessero essere basate nell’area in cui avviene lo sviluppo ingegneristico”. Il talento accademico applicato all’industria è evidente anche da un numero: oggi Vinciarelli detiene più di 150 brevetti in tecnologie di conversione elettronica.
Se a volte la ricerca sembra avere tempi lunghi, l’industria sa correre molto in fretta, cambiando rapidamente i settori dominanti sul mercato. Nel 2023, in un’intervista a Ceo North America Magazine, la strategia di Vinciarelli per il futuro di Vicor era già molto chiara: “Stiamo lavorando a un caricabatterie rapido per veicoli elettrici. Il requisito di conversione di potenza è di 150 kW. L’alternativa della concorrenza pesa circa 22 chilogrammi ed elabora quei 150 kilowatt con un’efficienza relativamente scarsa. Una soluzione Vicor offre un’efficienza molto migliore con una frazione molto piccola del peso, circa 2,7 chili. Ciò rappresenta una riduzione di peso di quasi otto volte e un risparmio sostanziale sulle perdite di potenza”.
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L’articolo La storia di Patrizio Vinciarelli, il fisico nato a Roma che è diventato miliardario partendo da una cantina è tratto da Forbes Italia.