La storia del giovane sciatore morto in Friuli, dalla caduta di 70 metri alla chiamata alla mamma

  • Postato il 11 marzo 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Si chiamava Marco Degli Uomini il giovane sciatore morto la scorsa domenica mattina in seguito alle complicazioni dovute a una caduta avvenuta il giorno prima mentre sciava sul Monte Zoncolan, nelle Alpi Craniche, in Friuli. Originario di Tolmezzo, in provincia di Udine, il 18enne ha fatto un volo di 70 metri, finendo contro una rete metallica di protezione. Un incidente apparentemente rimediabile e che invece alla fine si è rivelato fatale, anche a fronte del ricovero in ospedale. L’ultima telefonata di Degli Uomini è riportata da Il Gazzettino e svela che il giovane non avrebbe mai pensato a un esito così nefasto dopo la caduta: “Mamma sono caduto, devo essermi fratturato le gambe…Stai tranquilla”. Ma poi le cose sono andate diversamente.

La dinamica dell’incidente

Marco, che era anche membro dello sci club Monte Dauda, amava lo sport e oltre a sciare praticava il pattinaggio, a rotelle e sul ghiaccio. Il suo compito lo scorso sabato era quello di fare da apripista nella gara che si sarebbe disputata poco dopo. Erano le 8 circa e gli impianti erano ancora tutti chiusi al pubblico. Poca dopo nella pista vicina, la 1, si sarebbe disputato un SuperG, poi saltato, insieme allo slalom dei Regionali Children che era in programma lunedì. Difficile se non impossibile capire cosa ci sia stato alla base dell’incidente, forse la qualità della neve, forse per un semplice errore o per un momento di scarsa aderenza degli sci. Certo è che lo sciatore ha perso il controllo ed è caduto.

I postumi della caduta, l’operazione e le complicazioni

In seguito all’incidente Degli Uomini ha riportato fratture alle gambe, a un polso e un forte trauma toracico. Postumi che sembravano in un primo momento sotto controllo. È stato subito visitato da un medico rianimatore che era nei pressi delle piste e che lo ha soccorso per primo. Il 18enne era cosciente, vigile e reagiva agli stimoli. Lo hanno portato all’ospedale di Tolmezzo con un elicottero del Servizio di urgenza ed emergenza medica (Suem) di Pieve di Cadore. Nella struttura sanitaria è stato sottoposto a cure ovviamente più approfondite e, successivamente, operato con un intervento chirurgico, che sembrava riuscito. Nel pomeriggio di sabato, le condizioni di salute di Marco sono peggiorate progressivamente per una rara complicazione. Motivo per cui è stato trasferito a Udine, all’ospedale Santa Maria della Misericordia. Ma quando è arrivato, lo sciatore era già in coma e per questo messo in terapia intensiva. Il ragazzo ha resistito fino a domenica mattina, quando è morto.

Le indagini sull’incidente

La procura aprirà un’inchiesta sull’incidente ed è probabile che verrà eseguita presto un’autopsia sul corpo. Bisognerà chiarire ogni dubbio sulla dinamica dell’incidente e accertato se sono state rispettate tutte le misure di sicurezza. La tragedia ricorda quella di Matilde Lorenzi, che aveva due anni più di Marco, 20, ed era una promessa dello sci azzurro. La ragazza è caduta durante un allenamento su un ghiacciaio lo scorso 28 ottobre. Soccorsa e trasportata in ospedale a Bolzano, è morta il giorno dopo l’incidente.

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Autore
Blitz

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