La storia del cimitero di Napoli usato per nascondere la cocaina

  • Postato il 26 maggio 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Il cimitero dovrebbe essere un luogo di pace per i defunti così come per i loro cari che vanno a trovarli. Ma a Napoli accade che un camposanto diventi un punto di spaccio. Questo è quanto emerso da un servizio a largo raggio, effettuato contemporaneamente dai carabinieri della compagnia Stella nei quartieri di Scampia, Secondigliano e San Pietro a Patierno. Insomma, droga ovunque, anche in luoghi insospettabili.

Le forze dell’ordine hanno passato al setaccio la piazza di spaccio del “lotto K”. Lì i militari hanno fermato e controllato due 17enni di Marano e di Qualiano. Nelle loro tasche sono state trovate dosi di hashish e 250 euro in contanti ritenuti un guadagno del reato. I ragazzi sono stati denunciati e affidati ai rispettivi genitori. Nelle stesse ore si è andati anche a Secondigliano e i controlli dei carabinieri, con la preziosa collaborazione delle unità cinofile di Sarno, si sono spinti fino al cimitero dove hanno perquisito il custode.

La droga nel cimitero

Nell’armadietto dello spogliatoio del cimitero sono state trovate 11 dosi termosaldate di cocaina. Il responsabile cimiteriale, un 64enne del posto, è stato denunciato e sarà segnalato al Comune di Napoli. Tornando a Scampia e durante le diverse perquisizioni nelle aree comuni del Lotto T/B di via Fellini, i carabinieri hanno trovato nel vano ascensore 147 grammi di hashish e 160 grammi di marijuana. La droga, già suddivisa in dosi e pronta per la vendita al dettaglio, è stata sequestrata a carico di ignoti. Nel corso delle operazioni a finire in manette sono state tre persone in esecuzione di tre distinti provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria.

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Blitz

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