La storia del cane sfruttato per chiedere l’elemosina. I cittadini si mobilitano per liberarlo
- Postato il 7 maggio 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Un cane che chiede l’elemosina insieme al proprio padrone. Una scena piuttosto comune in molte città italiane e che per qualche turista è anche fonte di divertimento. Ma a Lecce, i cittadini si sono mobilitati per fare in modo che questo tipo di trattamento non si ripeta. Anche l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) ha scritto al sindaco della città, Adriana Poli Bortone, chiedendo il sequestro immediato per un cagnolino usato per chiedere soldi in strada. A detta dei legali dell’associazione, questa azione violerebbe l’articolo 544 del codice penale (maltrattamento di animali).
In città è partita una mobilitazione per liberare il cucciolo. Su chang.org c’è una petizione che ha già raccolto 3.500 adesioni con cui si chiede il sequestro dell’animale. “Il cane è sotto il controllo di un uomo che chiede l’elemosina e che, secondo numerose testimonianze dirette, lo colpisce e lo solleva per le orecchie ogni volta che si muove o si ribella – si legge nella petizione – testimoni oculari riferiscono scene agghiaccianti: il cane guaisce, trema, e mostra chiari segni di terrore. In un’occasione, è stato sollevato per le orecchie mentre piangeva. Non possiamo restare a guardare né aspettare che questo cane venga trovato morto in un angolo della città, come purtroppo è già successo ad altri animali sfruttati nell’accattonaggio”, conclude la petizione.
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