La Stazione Centrale di Milano devastata durante il corteo per Gaza da decine di maranza: chi sono e perché si parla così tanto di loro
- Postato il 25 settembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Sono al momento cinque le persone fermate per gli scontri avvenuti a Milano, in Stazione Centrale, durante il corteo indetto per lo sciopero generale su Gaza. Si tratta di due minorenni di 17 anni arrestate in fragranza che ora sono tornate libere con obbligo di firma dopo un processo per direttissima, un 24enne e un minore di 15 anni denunciati a piede libero e un 36enne arrestato due giorni fa dalla Polizia per resistenza aggravata e lesioni ai danni di un agente.
I maranza presenti alla devastazione della Stazione di Milano
Oltre a queste persone e alle altre che sono ancora al vaglio della Digos, alla devastazione della stazione hanno partecipato decine di cosidetti maranza. Sono loro che ormai da anni creano non pochi problemi di sicurezza a Milano. E sono sempre loro ad infiltarsi in situazioni come queste.

Maranza è una parola che esiste da decenni ma che più o meno dal 2022 si è cominciato a usare più di frequente, soprattutto a Milano e nel nord Italia. Nel gergo giovanile la si usa per riferirsi a ragazzi, in molti casi italiani di seconda generazione figli di immigrati nordafricani, che vivono nelle periferie.
Si tratta di giovani che ascoltano musica trap e che sono riconoscibili anche nell’abbigliamento: tute in acetato, scarpe da ginnastica, borsello e smanicato. Il termine ha una connotazione negativa e viene spessissimo associato a reati legati alla microcriminalità.
Il termine marranza era già in voga negli anni Ottanta
Maranza non è in realtà un termine nuovo dato che era già in voga tra gli anni Ottanta e Novanta pur con un significato diverso. L’Accademia della Crusca spiega infatti che all’epoca era sostanzialmente sinonimo di tamarro, un termine legato al mondo della musica dance e di chi frequentava i locali notturni mettendo in scena atteggiamenti sopra le righe. C’è anche un riferimento musicale: Jovanotti ha usato questa parola nel 1988 nel testo della sua canzone Il capo della banda.
C’è poi la definizione della Treccani che definisce i maranza come giovani appartenenti a gruppi rumorosi, noti per atteggiamenti arroganti e provocatori inclini al litigio.
L’origine della parola marranza
L’origine della parola è incerta. Si ipotizza una derivazione dal termine tamarranza. Da notare infatti che il suffisso “anza”, nel Nord Italia viene spesso usato per ridicolizzare. Per fare un esempio, un altro termine che in quella parte d’Italia viene usato in modo dispregiativo è la parola riccanza, usata per sbeffeggiare chi ostenza richezza.
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