La sinistra riscopre la parola “sicurezza” (che Elly ha depennato dalle priorità pd)

  • Postato il 24 novembre 2025
  • Politica
  • Di Libero Quotidiano
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La sinistra riscopre la parola “sicurezza” (che Elly ha depennato dalle priorità pd)

La svolta sulla sicurezza del Partito Democratico rappresenta sicuramente una delle pagine meno credibili della piccola storia della segreteria di Elly Schlein, con vette di comicità pari solo alla campagna elettorale in gommone di Matteo Ricci, candidato elettorale da sbarco respinto dagli elettori sul bagnasciuga. Eppure Elly ci sta provando davvero, forte di dati negativi sul numero di reati, i suoi stanno provando a spacciarsi per una vera alternativa per chi sogna città meno pericolose. Un progetto che si concilia molto male con quanto successo nelle ultime ore. Sabato notte a Genova i centri sociali hanno provato a dare l’assalto a Casa Pound, ferendo otto agenti a colpi di bottiglia. Il tutto senza particolari manifestazioni di solidarietà da parte del Pd. Peggio ancora aveva fatto il giorno precedente il primo cittadino di Bologna Matteo Lepore.

L’ex assessore all’immaginazione si è scagliato contro il Viminale chiedendo risarcimenti per il blitz dei manifestanti anti-israeliani. Salvo poi rendersi conto che tra gli arrestati c’erano tante vecchie conoscenze della giunta, “compagni” dei centri sociali che il Comune in questi anni ha deciso di premiare garantendo loro sedi di proprietà pubblica. E stendiamo un velo pietoso sulla questione delle bollette. La credibilità del Pd sul tema sicurezza è tutta qui. Non è certo un caso se la parola al centro del dibattito – sicurezza – non compariva neanche tra le cinque priorità sulle quali la Schlein ha deciso di costruire il suo progetto per l’Italia in vista della futura campagna elettorale per le politiche (sempre che sia lei la candidata...). Così come nella sua mozione per la candidatura alla segreteria, uno spaventoso elaborato di 4866 parole, Elly ne ha dedicate una decina alla sicurezza, riferendosi peraltro alla lotta alle mafie senza mai citare furti o rapine. Salta all’occhio: in quella mozione l’installazione delle colture biologiche e l’agricoltura green occupavano decisamente più spazio. Intendiamoci, la scarsa cura per la sicurezza non è soltanto un problema del passato recente. E dalle parti del Movimento Cinquestelle si suona la stessa identica musica.

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Parliamo della medesima coalizione che ha passato anni a spiegare che non c’era alcun allarme, che era soprattutto un problema di “percezione”. E trattiamo del medesimo “campo largo” che a Milano contestava la polizia per i sacrosanti controlli in stazione Centrale e che recentemente ha protestato per le perquisizioni subite dai manifestanti pro-Pal, quelli che le stazioni le devastano. Il tutto senza arrivare a vette imbarazzanti, come il caso del convegno “Aboliamo la polizia” che si doveva tenere in una sede del Pd a Monza. Poi ovviamente c’è il tema dell’immigrazione. I Dem rifiutano di legare la questione degli sbarchi incontrollati all’aumento dei reati. Eppure i dati sono tutti lì: gli irregolari sono circa un decimo del totale degli stranieri presenti nel nostro Paese ma commettono il 70% dei reati registrati da chi non ha cittadinanza italiana. Il che fa lievitare anche il numero dei reati commessi dagli stranieri in generale, meno del 10% della popolazione responsabile di oltre il 30% dei crimini. Per chi ha passato anni a sponsorizzare i “porti aperti” sono numeri molto difficili da spiegare. Molto difficili.

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Libero Quotidiano

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