La Serie A riparte da Roma-Inter: la miglior difesa contro il miglior attacco, per Gasperini e Chivu è già uno snodo cruciale
- Postato il 17 ottobre 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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L’eterno dilemma: per vincere il campionato, è meglio essere la miglior difesa, o il miglior attacco? Nel dubbio, la Serie A li mette di fronte, la difesa e l’attacco, in una sfida che sa già (molto) di scudetto: Roma contro Inter, le due protagoniste della rivoluzione estiva che ora vogliono essere protagoniste in campo. O meglio, già lo sono: prima (la Roma, a parimerito con il Napoli) e quarta forza del campionato, due soli punti di distanza. E una partita, appuntamento sabato alle 20.45, che caricherà il weekend calcistico italiano di un’attesa particolare.
Di Roma-Inter si è già detto di tutto: degli incroci del passato, di Gasperini che ritrova la big con cui non è riuscito a sfondare; di Chivu che ritrova l’italiana che, quando giocava, aveva deciso di puntare per prima su di lui; dei doppi ex (come Batistuta o Adriano, giusto per fare due nomi); delle proprietà americane; degli stadi che rappresentano il passato (San Siro e l’Olimpico) e di quelli che rappresenteranno il futuro. Roma-Inter è soprattutto la partita del rinnovamento di due club che hanno deciso di puntare in qualche modo su due scommesse: chi ha lasciato dopo un ciclo di successi e chi invece a sorpresa è stato chiamato a guidare una squadra così importante dopo solo sei mesi a Parma.
Recuperi Roma
Si parte da qui per vedere la situazione delle due squadre. La Roma, che ha subìto solo 2 gol finora, deve risolvere il problema delle reti segnate (7, poco più di una a partita: un unicum negativo del curriculum gasperiniano). Ferguson in nazionale si è sbloccato e ora lo attende l’Italia, dove invece Dovbyk sta faticando a entrare nelle grazie dell’allenatore. Gasperini ha recuperato Bailey, che è tornato parzialmente in gruppo: difficile immaginare una convocazione del giamaicano, ma i giallorossi ci provano, per avere un’alternativa in più sulle fasce anche solo per pochi minuti a gara in corso. È ancora fermo Angeliño: il terzino, affetto da bronchite asmatica, sta continuando a svolgere un allenamento individuale e vederlo in campo sabato sembra complicato. A differenza dei nazionali, che sono a poco a poco rientrati e che serviranno a Gasperini per fare le ultime prove. Cercherà di sorprendere Chivu, con la sua esperienza.
Inter al top
Ritorni anche in casa nerazzurra. Da ieri, giovedì 16 ottobre, tornano tutti gli italiani (escluso Bastoni, rientrato in anticipo), oltre a Carlos Augusto e soprattutto Lautaro e Calhanoglu. Squadra al completo e in salute, pronta a ripartire dopo un avvio molto positivo soprattutto per l’attacco. 17 gol in 6 partite sono davvero tanti: 2,8 di media a gara e proiezione finale (decisamente ottimistica) di 107 reti. I numeri contano ma fino a un certo punto: sono gli elementi a renderli decisivi. E oltre a Lautaro e Thuram (infortunato, non ci sarà) le attenzioni sono tutte rivolte a Pio Esposito e Bonny. Le due scommesse che Chivu ha allenato in periodi differenti (la Primavera nerazzurra per il primo, il Parma per il secondo) e con cui ha voluto lavorare da questa estate. Fortemente. Sono giovani, inesperti e sono stati caricati di responsabilità. Ma stanno facendo quello che ad Arnautovic, Taremi e Correa l’anno scorso è riuscito solo a metà.
Nessuno si aspettava un attacco così performante, da subito, dei nerazzurri. Nessuno si aspettava una difesa così efficace (e un reparto offensivo così poco prolifico) da parte dei giallorossi. Ma Roma-Inter è anche questo: la sorpresa. E aspettare sabato diventa ancora più affascinante.
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