La Seajewel si sposta: via libera alla nave “gemella” dopo i controlli, subì un attentato identico in Turchia
- Postato il 20 febbraio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona/Vado Ligure. E’ stato completato nella mattinata di oggi il travaso del greggio rimasto sulla petroliera Seajewel, la nave battente bandiera maltese rimasta nello specchio acqueo tra Savona e Vado Ligure, finita al centro dell’inchiesta della Procura di Genova per terrorismo, dopo che due esplosioni hanno aperto uno squarcio di un metro e mezzo sullo scafo nella notte tra venerdì e sabato.
Ora la petroliera si sta spostando liberando le boe della Sarpom grazie ai rimorchiatori, dopo aver scaricato tutto il quantitativo di greggio: rimarrà stazionata al largo del porto Vado Ligure, in attesa che si completino le indagini e gli accertamenti investigativi da parte degli organi inquirenti.
Secondo quanto appreso, lo spostamento della nave permetterà anche di capire se è in grado di riprendere la navigazione o se invece necessiterà di un bacino di riparazione prima di tornare in mare aperto.
Le due esplosioni, una più potente e una seconda minore, hanno causato un danno alla parte esterna della chiglia, uno squarcio di 70 cm per 120 centimetri: fortunatamente non hanno bucato la camera di sicurezza evitando così la fuoriuscita del greggio. Stando a quanto riferito, a seguito delle operazioni di stamattina, è scongiurato ogni tipo di rischio ambientale.
Intanto, il caso della Seajewel si intreccia con l’arrivo alle boe Sarpom della petroliera “gemella” che da qualche giorno è ferma al largo di Savona, la Seacharm: la Capitaneria di porto ha disposto dei controlli con un robot alla ricerca di eventuali altri ordigni o corpi estranei, anche perché la stessa Seacharm è stata vittima in Turchia di un attentato simile a quello avvenuto alla Seajewel.
I riscontri da parte della Guardia Costiera hanno dato esito negativo, con il via libera, quindi, per l’ingresso in rada della nuova nave.