La scelta politica di Venus Williams oscura il dualismo Sinner-Alcaraz agli Us Open 2025, il commovente post di Serena

  • Postato il 27 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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Non è solo una questione effimera, di stile e di accordi commerciali in essere ma di quanto e come può incidere anche sul piano della comunicazione e dei diritti civili (come nel caso di Venus Williams), quella scelta di abbigliamento. Agli Us Open 2025, i protagonisti di quest’ultimo torneo del Grande Slam per la stagione in corso, hanno esibito degli outfit incisivi a partire dall’eterno Novak Djokovic, che si è autocelebrato anche con il pezzo più pregiato a livello moda con la giacca indossata da Djokovic al momento del suo ingresso in campo, disegnato da uno degli stilisti e creativi più celebri.

Ha oscurato, quasi, il dualismo Alcaraz-Sinner che anche in fatto di colori e forma hanno detto la loro negli States. Una scelta del comune sponsor e che, però, non hanno avuto la medesima potenza che Venus Williams e il suo omaggio, politico nel quadro di un momento delicatissimo, può e deve ottenere.

US Open 2025, Venus Williams e l’esempio dirompente

Venus Williams, iper celebrata dai media statunitensi per la sua tempra e il suo coraggio, sostenuta sui social in modo unanime complice il post della sorella Serena, ha disputato probabilmente la sua ultima partita in carriera, ma ha sfoggiato un look total white composto da visore, polo con chiusura a tre bottoni e gonnellino firmato da erl, il brand fondato da Eli Russell Linnetz. Sempre erl ha disegnato una custodia speciale per Williams con un effetto peluche accompagnato da cinture in pelle che ha conquistato una platea diversa dagli estimatori del tennis giocato.

Ma non è solo della sua mentalità che si deve parlare, perché Venus e il suo outfit sono un quasi certo omaggio a un mito del recente passato da Althea Gibson, la campionessa afroamericana che per prima osò abbattere le barriere del pregiudizio razziale partecipando allo US Open, nel 1950.

La scelta di Venus

Forse una scelta voluta da Venus Williams – in occasione del suo 25esimo US Open – che, al pari della sorella Serena, ha sempre dimostrato di essere consapevole del suo ruolo nella comunità afroamericana e di ricoprire con sempre maggiore consapevolezza il ruolo di modello, riferimento per le giovani generazioni. Per omaggiare il coraggio della Gibson, ha indossato quei capi vintage. Come del resto ha fatto anche lo slam americano, dedicando ad Althea questa edizione in corso.

L’outfit indossato da Venus è lineare e ordinato: la parte superiore, una polo molto semplice, ha maniche corte e colletto a punta, con tutti e tre i bottoni color avorio abbottonati; la parte inferiore è una gonna a plissettata, fresca, ampia, vezzosa e raffinata al tempo stesso. Completino delizioso ma, soprattutto, dal bellissimo significato per la storia e l’omaggio che suggerisce e che ha impegnato anche Serena in un messaggio social.

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Alcaraz-Sinner, dualismo di stile

Meno clamoroso, dello stile contrapposto Alcaraz-Sinner che pure hanno diversi sponsor in comune. Alla vigilia del suo debutto nel torneo contro Vit Kopriva, il tennista italiano è stato testimonial di una versione personalizzata dell’iconico borsone GG Supreme di Gucci e di un completo mattone più stimolo, elegante rispetto a Alcaraz che incarna un modello più aggressivo, dinamico.

Per rimanere in casa Italia, doppio kit per Lorenzo Musetti e Jasmine Paolini una divisa total white per le partite in pomeridiana mentre per le sfide in notturna entrambi sfoggeranno un look total black ritenuto più adeguato al contesto e che ricalca la scelta, in qualche modo, fatta da Nole. Esempi di scelte di comunicazione, di abbigliamento e anche di questioni tecniche.

D’altronde è stato Sinner a ribadire che quella fascia, sì proprio quella che l’accompagna ormai come una compagna fissa, non è “per moda”. Ma potrebbe divenire, suo malgrado, una tendenza.

Autore
Virgilio.it

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