“La Russia? Ha fallito completamente la guerra. Pensavamo fosse una grande potenza che in realtà non c’è”: le parole del presidente della Camera Fontana

  • Postato il 16 dicembre 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Io vedo la Russia come un Paese che ha fallito completamente questa guerra”, “un boomerang“. “Pensavamo ci fosse una grande potenza che in realtà non c’è. Loro dicono che Hitler e Napoleone non riuscirono ad invadere la Russia ed è vero”. “Altrettanto vero è che neanche la Russia ha dimostrato grandissime capacità, anzi”. Prima del 2022 “tutti pensavano che si sarebbe fatta un sol boccone dell’Ucraina”, invece “l’avanzata è limitata“. A parlare così è il presidente della Camera Lorenzo Fontana interpellato durante l’incontro con la stampa parlamentare anche sulle posizioni del segretario del suo partito Matteo Salvini definite “indiscutibili” da Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo.

Sulla possibilità di arrivare alla pace in Ucraina Fontana si dice “un po’ più fiducioso. La Russia ha dato un segnale negativo da un punto di vista ovviamente di diritti umani, ma anche dal punto di vista della propria potenza, perché ha dimostrato in quattro anni di non riuscire a conquistare un territorio che riteneva praticamente proprio. Ha conquistato circa un 20% del territorio. Non è una vittoria strategica, può essere definita una vittoria tattica. Ma non è sicuramente la vittoria strategica che immaginava Putin all’inizio del conflitto”. La terza carica dello Stato aggiunge che i russi “all’inizio del conflitto pensavano in pochi giorni di poter cambiare il governo ucraino e di mettere un governo filorusso. Immagino fosse questa l’intenzione iniziale. Questo non solo non è avvenuto, ma hanno incontrato una grandissima resistenza da parte del popolo ucraino. E poi non sono riusciti, nel corso di questi anni, in questa guerra, nonostante le ingenti risorse spese, a conquistare tutto il territorio ucraino, neppure tutto il territorio che si erano prefissi, come quelle regioni filorusse del Donbass che intendevano conquistare. Quindi, secondo me, anche dal punto di vista russo ormai si è capito che conviene molto anche a loro riuscire a raggiungere la pace il prima possibile“.

Fontana in passato aveva espresso ammirazione per Vladimir Putin arrivando a chiedere all’Ue di ritirare le sanzioni contro la Russia dopo l’annessione della Crimea nel 2014, definendola un “riferimento per chi crede in un modello identitario di società”. Le sue posizioni sono cambiate più di recente, già prima dell’invasione dell’Ucraina. Una quindicina di giorni prima dello scoppio della guerra in un’intervista al Foglio che la Lega (di cui era vicesegretario) era “senza alcuna possibilità di fraintendimento a favore dell’Alleanza atlantica e che qualsiasi decisione verrà presa dall’Alleanza atlantica su questo fronte sarà inevitabilmente anche la decisione che prenderà la Lega”.

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