La rivoluzione dei ribosomi è italiana: così una biotech di Trento accelera la medicina mRNA

  • Postato il 11 dicembre 2025
  • Di Panorama
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Una speranza concreta per curare molte malattie arriva oggi dalla ricerca sull’mRNA, la molecola che porta le istruzioni necessarie alla produzione delle proteine e che abbiamo imparato a conoscere anche grazie ai vaccini contro il Covid. Al centro di questo progresso scientifico ci sono i ribosomi, piccoli complessi macromolecolari presenti in ogni cellula e responsabili della sintesi proteica. È su di loro che si concentra oggi una parte importante della ricerca internazionale, perché confrontare il funzionamento dei ribosomi di un organo sano con quelli di un organo malato può rivelare le cause intime di molte patologie e indicare nuove strade terapeutiche. E a rendere più rapidi ed efficaci questi studi contribuisce una realtà italiana: Immagina BioTECHNOLOGY.

Le origini di un’innovazione italiana

L’azienda, fondata nel 2014 da Massimiliano Clamer dopo un’esperienza all’Università di Oxford, ha sede nell’Hub Scienze della Vita di Trentino Sviluppo a Pergine Valsugana. Nei primi quattro anni si è dedicata quasi esclusivamente alla ricerca scientifica, sostenuta anche dall’ingresso nel capitale di quattro imprenditori trentini, dal Tyrolean Business Angel Network e dalla Hermann Hauser Investment GmbH. Una crescita costante l’ha portata, nel 2023, a entrare nel gruppo multinazionale Technicon S.p.A. Oggi conta una squadra multidisciplinare e internazionale di diciotto dipendenti, opera su tre continenti e ha chiuso il 2024 con un fatturato di circa un milione di euro.

La svolta: l’analisi dei ribosomi attivi

Il contributo più importante di Immagina riguarda l’analisi dei ribosomi attivi. Come spiega la biologa molecolare Paola Bernabò, per decenni la ricerca sui ribosomi è stata possibile solo attraverso tecniche laboriose, costose e lente, che richiedevano molta strumentazione e grandi quantità di materiale cellulare. L’azienda trentina ha invece brevettato metodiche e prodotti innovativi che permettono di individuare in soli due o tre giorni i ribosomi che hanno già ricevuto il segnale per iniziare la sintesi proteica, cioè quelli realmente in attività. Tutti i competitor nel mondo, compresi i due principali che si trovano in Irlanda e negli Stati Uniti, mantengono un approccio diverso: rilevano indiscriminatamente l’intero insieme dei ribosomi presenti nella cellula, includendo quelli “stallati”, pronti a funzionare ma ancora inattivi. Per capire quali proteine sono implicate nel malfunzionamento cellulare, e quindi nella malattia, è però fondamentale analizzare solo i ribosomi che stanno producendo attivamente.

Una piattaforma tecnologica completa

Accanto a questa innovazione, Immagina ha sviluppato una piattaforma tecnologica completa che permette di studiare i diversi componenti della sintesi proteica. Se si immagina il ribosoma come una stampante che riproduce il codice contenuto nell’mRNA, la tecnologia per analizzare le molecole di tRNA funziona come un sistema per osservare le “cartucce” che trasportano i singoli amminoacidi. A queste soluzioni si aggiungono altri strumenti complementari che permettono di studiare tutto il processo, offrendo supporto a tre categorie principali di clienti: laboratori di ricerca accademica, aziende biotech e case farmaceutiche.

Harvard, Stanford, Moderna, Pfizer: clienti di punta

Il livello tecnologico raggiunto da Immagina è testimoniato dal suo portafoglio clienti, che comprende istituzioni come Harvard University, Stanford University e Brown University, aziende come Regeneron e CureVac e multinazionali del settore farmaceutico come Moderna e Pfizer. L’azienda dispone anche di una sede per la distribuzione diretta negli Stati Uniti, un mercato dove la domanda dei suoi prodotti è in continuo aumento.

Un filone di ricerca sempre più centrale

Il lavoro di Immagina si inserisce in un filone di ricerca che la comunità scientifica considera sempre più promettente. Diversi studi internazionali ricordano che difetti nella produzione o nel funzionamento dei ribosomi possono contribuire allo sviluppo di un’ampia gamma di malattie, dalle ribopatie già identificate fino a disturbi autoimmuni il cui legame con i ribosomi attivi non è ancora completamente chiarito. Comprendere meglio questi meccanismi è fondamentale sia per la diagnostica sia disper la progettazione di nuovi farmaci a RNA, un’area in cui molte aziende stanno investendo in modo crescente.

La dimensione divulgativa: l’RNA Symposium

A confermare il ruolo di Immagina come punto di riferimento internazionale è anche la sua attività di divulgazione scientifica. Lo scorso 21 e 22 ottobre l’azienda ha organizzato a Rovereto e Trento, con il patrocinio di Trentino Sviluppo, l’RNA Symposium, un convegno che ha riunito scienziati, medici, imprenditori e investitori da tutto il mondo per discutere delle più recenti scoperte e applicazioni della ricerca sull’RNA in campo medico e diagnostico.

L’Italia al centro della frontiera scientifica

In un momento in cui università come Harvard e Stanford e aziende come Moderna e Pfizer stanno spingendo la ricerca sull’RNA verso nuove frontiere, una parte di questo progresso è resa possibile anche da un’innovazione nata in Italia, tra le montagne del Trentino, e oggi riconosciuta come una delle più avanzate al mondo nello studio dei ribosomi attivi.

Autore
Panorama

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