“La rivalità con Maria De Filippi? Non c’è. La sfida è tra reti”: Milly Carlucci su Ballando con le Stelle e la sconfitta all’auditel con Tu Si Que Vales (ah, il pubblico e i suoi misteri…)
- Postato il 4 ottobre 2025
- Televisione
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Mi viene da ridere che si possa considerare il nostro risultato meno di un successo. Il 23,1% o il 24% sono dati ottimi, visto che la prima serata di Rai1 ha toccato anche il 12%. I giovani sono con noi, la prova è l’incredibile risultato social”: parla così Milly Carlucci e lo fa con Repubblica. Perché la prima puntata del suo Ballando con Le Stelle ha perso la sfida all’auditel con Tu Si Que Vales, la ‘corazzata’ di Maria De Filippi su Canale5 che ha tenuto davanti alla tv 4.025.000 spettatori pari al 28,54% di share.
“Non mi sono mai considerata in una gara podistica. Il mondo del sabato sera ha pubblici diversi. Noi abbiamo un dato social pazzesco, oltre un milione di interazioni e il 40% in più del risultato globale. Siamo stati in trending topic fino alla domenica sera. Non ce le vedo le signore di 80 anni smanettare sui social”, ha aggiunto l’ineffabile Carlucci. E ancora: “La rivalità con Maria De Filippi? Non c’è. La sfida è tra reti che hanno bisogno di numeri per i loro investitori. Tutto il nostro gran da fare serve alle aziende per incassare. Siamo pieni di pubblicità e ne siamo orgogliosi”. Su questo punto non ci sono dubbi e bene lo sa chi ha seguito la prima puntata del dancing show, con interruzioni pubblicitarie certamente piazzare per entrare nel libro dei Guinness come ‘pubblicità con un programma dentro‘. Ed è la Rai.
Tornando a Milly, sempre a Repubblica dice poi una cosa che pare banale ma che molti analisti tv da X non hanno minimamente tenuto in considerazione. “Il programma cresce grazie alle storie dei concorrenti. – spiega la conduttrice – Riuscirà Marcella a convincere la giuria che non è smutandata ma che a 70 anni si può essere sexy? Capiremo quando è nato il controllo granitico di Martina Colombari?”: tutto vero, quello che gira intorno al ballo, con amori e amorazzi, faide finte o reali tra giuria e concorrenti e altri cotillons, conta tanto quanto il ballo e sono dinamiche che hanno bisogno di più puntate per innestarsi. Piacciono al pubblico, meno alla critica ma d’altronde la critica che critica è, se non dice una parola sul grande mistero di Tu Si Que Vales? Un programma che si può definire una carovana già vista e rivista di talenti alla ribalta e ‘personaggi di varia foggia’, tenuta insieme dalle espressioni dei giurati – volti di punta Mediaset – e con trovate per fare ridere che risalgono al Carbonifero. Però, che grande lavoro di montaggio!Il pubblico ha le sue ragioni che la ragione non conosce.
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