“La Rai sta disinvestendo sull’informazione? Falso”: l’ad Giampaolo Rossi prova a frenare le polemiche. Intrattenimento? Torna Benigni, forse Barbara D’Urso e arriva Whoopy Goldberg a Un Posto al Sole

  • Postato il 27 giugno 2025
  • Televisione
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Un racconto infinito“, il claim dell’evento. Un riferimento all’offerta Rai della prossima stagione ma anche alla durata della presentazione alla stampa. “Chi afferma in questi giorni che la Rai sta disinvestendo sull’informazione dice è falso”, esordisce l’amministratore delegato Giampaolo Rossi dal palco dell’auditorium della Rai di Napoli.

Difende il suo lavoro, snocciola le cifre: “Con questa governance, e quindi a partire dal 2023, le ore complessive di programmi di approfondimento crescono dell’8,2% raggiungendo la cifra di 2719 ore. Rai è il Broadcaster pubblico europeo con l’offerta informativa più ampia: tredici ore giornaliere rispetto alle 2.3 di BBC e alle 3,4 di France Télévisions“.

In riferimento ad alcune “polemiche inutili che ho sentito in questi giorni” loda il ruolo della TGR: “un pilastro informativo unico”. Torna sul palco per comunicare il ritorno di Roberto Benigni: “Annunciamo lo straordinario evento televisivo: Roberto Benigni dal cuore del Vaticano. Sarà una prima serata in onda su Rai1 in occasione della chiusura del solenne Giubileo. Roberto Benigni è un artista di rara sensibilità e grande talento, ho voluto fortemente il suo ritorno in Rai. Si farà interprete e voce di San Pietro. Annuncio di cui sono orgoglioso”. In onda probabilmente il 10 dicembre, evento che sarà curato dalla direzione di Rai Cultura.

Il tema rovente è sul fronte informativo, i tagli ai talk, in primis con le quattro puntate in meno per “Report“. I dirigenti provano a scivolare, Coletta e Imbriale parlano della ristrutturazione dell’offerta e la necessità di tagli, tutto legato a una questione economica con il rebus della programmazione dei Mondiali di calcio. Al momento fino al 31 maggio la Rai assicura che per la trasmissione di Ranucci non sarebbero previsti tagli, per giugno bisognerà attendere nuove valutazioni.

“Report è aumentato in termini di ore di durata in questi anni. Quest’anno la replica del sabato sarà integrale”, aggiunge Paolo Corsini, Direttore degli Approfondimenti. Il dirigente conferma il possibile arrivo su Rai3 di Tommaso Cerno, direttore de Il Tempo: “Cerno era stato chiamato a lavorare in Rai dal direttore Vianello quando dirigeva Il Messaggero Veneto di De Benedetti, si è affermato come volto televisivo, lavorava all’Espresso con Peter Gomez e Marco Damilano che lavorano con noi quindi sicuramente potrebbe farci piacere realizzare un progetto che lo veda protagonista nell’approfondimento Rai. Al momento non abbiamo nulla di concreto“.

È Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, ad annunciare una grande sorpresa: Whoopy Goldberg nel cast di Un Posto al Sole. “È una grandissima notizia, anche per una sorpresa nata nelle ultime ore. Per i trent’anni della soap abbiamo questo regalo fantastico. Stiamo scrivendo la linea di Whoopy, sarà una linea molto singolare perché ci sarà anche del mistery e ci sarà anche un incontro sentimentale con un protagonista di Un Posto al sole”, le parole di Ammirati.

Il direttore dell’Intrattenimento Prime Time Williams Di Liberatore non smentisce l’arrivo a inizio 2026 di Barbara D’Urso: “È prematuro parlarne al momento perché stiamo in una fase di scouting per i palinsesti del 20026, alcune volte i titoli contengono dei talent, altre volte no. Confermo alcuni progetti che riguardano i vari talent, da Barbara D’Urso ad altri ma non è detto che questi titoli possano andare in porto. È semplicemente una fase primordiale di analisi di alcuni titoli”. Dopo tante smentite, dunque, una prima apertura.

Le porte sono spalancate da sempre per Rosario Fiorello: “Siamo ragionando insieme e io mi auguro per la Rai che possa esserci una continuità per lui e per la sua genialità anche se si trattasse solo di radio, sperando in successive comparsate televisive”, le parole di Stefano Coletta, direttore della Distribuzione.

“Il Festival di Sanremo è innanzitutto il Festival della Rai, senza la Rai non esisterebbe. Carlo Conti è già attivo nell’organizzazione dell’evento“, spiega Giampaolo Rossi: “Attenderemo l’esito ma è ovvia una cosa: la Rai farà il Festival, se non dovesse essere a Sanremo, abbiamo una macchina produttiva tale…”. La questione burocratica è sullo sfondo e infatti nella cartella stampa non si cita mai la parola Sanremo, si parla genericamente di Festival.

Con grane da risolvere, le case discografiche chiedono più soldi: “Essendo aperta una gara, è difficile dire delle cose. Il rapporto con le case discografiche è strettissimo. Sappiamo anche che il mondo della discografica nutre un malessere su alcuni limiti organizzativi che Sanremo presenta e che vengono appianati dallo sforzo produttivo che la Rai fa. Affronteremo questo tema ma prima dobbiamo attendere l’esito della gara”.

Si contano i presenti ma soprattutto gli assenti. Chiambretti non figura “ma stiamo lavorando ad una possibilità nel 2025 di Finché la Barca Va, penso che Chiambretti abbia trovato un’originalità nel suo ritorno in Rai”, spiega Coletta. Discorso diverso per Paola Perego e Simona Ventura, Citofonare Rai2 non è previsto in autunno perché da metà novembre a metà marzo in quella fascia oraria saranno trasmesse le gare mondiali di Sci.

“Per Cattelan, che io personalmente riportai in Rai anni fa, è finita questa parabola del late night show. Un talento sicuramente complicato per la tv generalista, deve fare un lavoro di allargamento sul posizionamento“, il tentativo di Coletta di recuperare spazi per lui nei prossimi mesi.

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