La protesta dei girasoli nel campetto di basket di Milano: per Alessandro, contro la cattiveria
- Postato il 28 novembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Da un girasole strappato ad altre decine che sono stati posati nello stesso punto, in una gara di solidarietà per ricordare un quindicenne che non c’è più. Milano si sta mobilitando per Ale, il ragazzino morto improvvisamente nel 2017 mentre giocava a basket con gli amici al campetto di via Dezza, dove la madre e il padre da allora portano un girasole, il suo fiore preferito per ricordarlo.
Il campetto di via Dezza è un fiorire di girasoli
Ma c’è chi, in un gesto di cattiveria e indifferenza, ha strappato più volte quel fiore fino a che Laura, la madre di Ale, ha deciso di scrivere un biglietto per spiegare il perché di quel gesto: “Non strappatemi. Non mi sono più rialzato dopo essere caduto su questo campo. Questo girasole mi ricorda. Grazie, Alessandro”.

Parole che non hanno intenerito chi è nuovamente passato di lì per strappare ancora il fiore e per replicare che “se tutti mettono un fiore per ogni morto Milano sarebbe una pattumiera“.
A scatenare indignazione, ma anche solidarietà e vicinanza alla famiglia, è stata una lettera al Corriere della Sera in cui veniva segnalato questo episodio di inciviltà, che è stato raccontato anche dal profilo social dedicato alle storie del basket La Giornata Tipo.
Anche da qui è nata la mobilitazione: “Sarebbe bello – si legge nel post – se nei prossimi giorni tante persone potessero portare un girasole e sarebbe bello che il girasole diventasse simbolo di quel campo”.
Protesta silenziosa e civile, ma soprattutto umana
Così le persone sono arrivate e hanno portato un girasole al campetto di via Dezza in una sorta di protesta silenziosa e civile, ma soprattutto umana, contro chi quel fiore l’ha strappato senza pietà.
Nel pomeriggio, sotto il sole dell’autunno milanese, la rete che delimita il campo è piena di girasoli e “da ieri sera” quando è stato lanciato l’appello “il via vai sta proseguendo”, spiegano dal profilo social La Giornata Tipo.
A portare un girasole sono stati adulti, bambini, ragazzi e anche fiorai della zona hanno offerto gratuitamente i fiori. La mobilitazione non si ferma qui perché in ricordo di Alessandro e del suo amore per il basket alcuni amici stanno organizzando un torneo per sabato pomeriggio.
Inoltre alcuni street artist si sono offerti per disegnare un grande girasole proprio sul campo da basket che potrebbe anche essere intitolato alla memoria del quindicenne.
Tanti i commenti social di persone che vogliono portare anche loro un girasole per Alessandro: “domani porterò un girasole in quel campetto”, scrive qualcuno, “mi faccio Brescia-Milano solo per lasciare un fiore” scrive un altro follower. Infine c’è chi manda un “abbraccio virtuale alla mamma” e aggiunge: chi ha scritto quella frase “è una persona senza anima”.
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