La Procura Federtennis indaga sul presidente Binaghi per critiche al Coni e a Malagò: la segnalazione partita da Giuliano Amato
- Postato il 30 gennaio 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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La procura federale della Federtennis (Fitp) ha aperto un fascicolo di inchiesta sul suo stesso presidente, Angelo Binaghi, per presunte dichiarazioni lesive nei confronti del Coni e del suo presidente Giovanni Malagò. Le affermazioni risalgono al novembre scorso e l’inchiesta è stata aperta dietro impulso del Procuratore generale dello Sport, Ugo Taucer, a seguito della segnalazione del Garante del Codice di Comportamento, Giuliano Amato: “Il Garante del Codice di Comportamento sportivo, prof. Giuliano Amato, in data 21/11/2024 – recita una nota del Coni – ha segnalato al Procuratore Generale dello sport, Ugo Taucer, e al Procuratore federale falla FITP, un articolo di stampa del 16/11/2024 relativo a dichiarazioni del Presidente della FITP, Angelo Binaghi, nel cui contenuto potrebbero esserci profili rilevanti per le vostre competenze”. Il comunicato prosegue informando che “il Procuratore Taucer, preso atto della comunicazione, ha rilevato l’assenza di profili di sua diretta competenza e ha interessato la Procura federale, informandone il Garante per gli eventuali seguiti ai sensi del Codice di Comportamento sportivo”.
Con tutta probabilità, l’articolo di stampa datato 16 novembre 2024, è l‘intervista rilasciata al Corriere della Sera in cui, a proposito del suo astio verso il Coni e Malagò, Binaghi aveva dichiarato: “È questo Coni che ha criminalizzato chi come me la pensava in modo diverso. Un sistema assistenzialistico che ho sempre combattuto. Da quando mi disinteresso del Coni, lo salto proprio, non passo più da loro e faccio il contrario di quello che fa il Coni, perché non posso far parte di quel sistema autoreferenziale, la Federtennis & Padel è cresciuta in tutto”. Il 13 settembre invece, al Corriere dello Sport aveva dichiarato: “In questi venti anni mi sono reso conto che il Coni è un organismo con una struttura obsoleta e antidemocratica poiché consente la difesa del sistema in quanto tale e di agire per meri scopi elettorali. In tredici anni Malagò non ha fatto alcuna riforma, lasciando pensare di non avere idee e soluzioni strutturali per uno sport migliore. Si rifugia dietro le invasioni della politica, ma la politica entra in scena quando lo sport non fa quello che deve fare e non è in grado di migliorarsi da solo”.
Proprio quest’oggi, 30 gennaio, è stato lo stesso Binaghi a riferire dell’esistenza di una indagine sul suo conto, attraverso un’intervista a La Repubblica. “Mi viene in mente Andreotti quando diceva che a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca. Nel 2023 durante la Davis ero stato richiamato dal Garante per un’intervista in cui avevo criticato Malagò. Sono stato invitato due volte a chiarire il mio pensiero e la vicenda è stata archiviata. Dai rumors che mi arrivano, in Giunta Coni si è discusso su un eventuale intervento del Garante in merito a una mia altra recente intervista. – ha affermato il presidente della Fitp – Pensi che onore, sono indagati Meloni e Sinner, e ora lo sarei anche io. Vado fiero delle mie idee, nessuno può intimidirmi. Se mai fosse, chiederei un processo a porte aperte con la tv. Voglio potermi esprimere con gli stessi diritti e limiti che sono garantiti per legge a tutti i cittadini italiani. Se il problema è cosa dico, mi denuncino alla procura della Repubblica. Quest’indagine è il mio collare d’oro, mettiamola così”.
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