La Penna del Diplomatico: la scrittura dei diplomatici italiani e polacchi in mostra a Cracovia

  • Postato il 9 novembre 2025
  • Esteri
  • Di Paese Italia Press
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Ph. Stefano Baldi Ambasciatore


di Arturo Varè


La mostra intitolata “Pióro dyplomaty / La penna del diplomatico” si è appena aperta a Cracovia, in Polonia, offrendo una prospettiva originale sul lavoro intellettuale dei funzionari diplomatici italiani e polacchi. Questa inaugurazione rivela la dimensione creativa spesso sconosciuta di coloro che si dedicano a rappresentare i loro Paesi all’estero.

L’evento ha preso avvio il 4 novembre 2025 presso la Facoltà di Studi Internazionali e Politici dell’Università Jagellonica e proseguirà fino alla fine dell’anno. L’iniziativa rappresenta il frutto della collaborazione tra il team di ricerca dell’Università, l’Istituto Italiano di Cultura a Cracovia diretto dal dott. Matteo Ogliari e l’Ambasciatore Stefano Baldi, che ha concepito e realizzato la sezione italiana. La mostra si tiene sotto il Patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Varsavia.

La “Penna del Diplomatico” sottolinea come la scrittura sia un’attività essenziale nella vita di un diplomatico. I diplomatici nascono con una penna in mano, poiché relazioni, lettere, analisi e comunicazioni interne sono compagni costanti durante tutta la loro carriera. Tuttavia, la mostra celebra soprattutto i libri che i diplomatici pubblicano, andando oltre la routine della scrittura professionale ordinaria.

Il progetto italiano come ispirazione per la ricerca polacca

La mostra presenta sia una sezione italiana sia una parallela esposizione polacca. La sezione italiana è fondata sul progetto di ricerca esteso e omonimo “La penna del diplomatico”, un’iniziativa che si è rivelata strumentale nell’ispirare la ricerca complementare polacca. L’Amb. Stefano Baldi ha fornito un contributo prezioso per la realizzazione dell’iniziativa polacca. La sezione espositiva polacca, realizzata sotto la direzione del Prof. Arkady Rzegocki, si concentra su coloro che hanno servito la Polonia con le parole e con l’azione, illustrando come i loro libri e i loro ricordi creino un ponte spirituale tra la diplomazia e la cultura.

Il progetto di ricerca italiano, che oggi si mostra al pubblico internazionale, è stato concepito dall’Amb. Baldi più di venti anni fa. L’iniziativa ha avuto inizio con la pubblicazione del volume omonimo, scritto insieme al compianto Amb. Pasquale Baldocci, e si è sviluppata costantemente nel corso del tempo. Questo lavoro di lunga durata ha permesso di trovare e catalogare quasi 1.500 libri scritti da più di 350 diplomatici italiani che hanno servito dal 1946, anno della proclamazione della Repubblica italiana. L’obiettivo della ricerca rimane quello di evidenziare il vasto contributo culturale e le attività letterarie del mondo diplomatico.

L’Amb. Stefano Baldi, ideatore del progetto, è un diplomatico di carriera che ha saputo combinare i suoi compiti ufficiali con un impegno costante nella ricerca e nella presentazione pubblica di argomenti culturali. Attualmente ricopre l’incarico di Coordinatore per la formazione online al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Durante la sua lunga carriera, ha prestato servizio come Ambasciatore d’Italia in Bulgaria e come Rappresentante Permanente d’Italia all’OSCE a Vienna. Ha inoltre scritto e curato oltre trenta volumi.

Cracovia Prof. Arkadi Rzegocki e Amb. Stefano Baldi all’inaugurazione

Il suo costante lavoro di scoperta e catalogazione dei libri scritti dai suoi colleghi ha prodotto diverse pubblicazioni chiave, fondamentali per l’intero progetto. I risultati iniziali della ricerca furono pubblicati nel volume La penna del diplomatico. I libri scritti dai diplomatici italiani dal dopoguerra ad oggi (2004), che esaminava più di cinquecento titoli. Per raggiungere un pubblico internazionale, è stata pubblicata una versione in inglese: Through the Diplomatic Looking Glass: Books Published by Italian Diplomats Since 1946 (2007). Successivamente, ha curato Il diplomatico su carta. Repertorio dei 1200 libri pubblicati da diplomatici italiani (2018), che ha aggiornato i risultati della ricerca.

Temi e Generi Letterari

La mostra allestita a Cracovia presenta la diversità tematica di questi libri attraverso diciotto pannelli espositivi accuratamente curati che riportano le copertine. Le opere raccolte dimostrano che i funzionari diplomatici si impegnano con generi che spaziano da saggi politici, memorie, narrativa, poesia, teatro e studi specializzati.

L’analisi della produzione letteraria indica una forte connessione con le vite professionali degli autori. La maggior parte dei libri si concentra su Relazioni internazionali, Storia e Memorie personali. Le memorie, in particolare, sono considerate importanti fonti supplementari di conoscenza, non solo per gli storici ma anche per i giovani diplomatici, offrendo resoconti dettagliati di eventi specifici e incontri che integrano lo stile spesso distaccato della documentazione ufficiale. La Storia è un tema ricorrente, guidata dalla profonda preparazione culturale e accademica degli autori e dalla loro vicinanza ai principali eventi internazionali, anche se il periodo storico preferito è spesso il più recente e legato alla storia dell’Italia. I libri sulle Relazioni internazionali si concentrano su questioni europee e sulla dinamica interna di specifici Paesi o Regioni in cui gli autori hanno prestato servizio.

I libri di altri generi indicano chiaramente la diversità delle personalità che caratterizzano la carriera diplomatica italiana. Questi includono narrativa, spesso con dettagli autobiografici, e una collezione più limitata di opere di poesia e teatro. Vi sono anche libri dedicati agli aspetti storici e sociali delle comunità italiane sparse nel mondo, scritti dal diplomatico mentre svolgeva l’incarico in quella specifica località.

Le Risorse Online del Progetto e altre iniziative sulla Memoria diplomatica

Il progetto “La penna del diplomatico” funziona come un’iniziativa multi-piattaforma in continua crescita volta a preservare la memoria diplomatica. Il progetto mantiene una presenza digitale dedicata attraverso un sito web (baldi.diplomacy.edu/diplo) e un blog Diplomatici scrittori (diplosor.wordpress.com), che forniscono informazioni aggiornate e integrano i risultati della ricerca iniziale. Il sito è una risorsa chiave dove nuovi titoli pubblicati dai diplomatici vengono regolarmente aggiunti. Il Blog, oltre agli aggiornamenti, ospita una biblioteca digitale che consente di consultare e scaricare gratuitamente alcuni dei libri identificati.

L’Amb. Stefano Baldi ha avviato altri due progetti significativi incentrati sulla memoria diplomatica: “Immaginario diplomatico”, che ha raccolto e digitalizzato quasi 700 fotografie storiche di diplomatici italiani dal 1861 al 1961, e “Storia orale della diplomazia”, che raccoglie interviste in formato podcast con personale diplomatico italiano in pensione. La collana di libri Memorie e studi diplomatici, diretta dall’Amb. Baldi, favorisce la pubblicazione di saggi storici e accademici sulla diplomazia.

La mostra a Cracovia dimostra chiaramente che la diplomazia non è solo negoziazione e politica, ma anche il potere duraturo della parola, essenziale per la memoria e lo scambio culturale tra i popoli.

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