La partenza delle regionali si infiamma, destra e sinistra in fibrillazione: reddito di cittadinanza in Toscana?
- Postato il 24 agosto 2025
- Politica
- Di Blitz
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Partiti in fibrillazione per la partita delle Regionali d’autunno. Ore febbrili per la scelta dei futuri governatori. Tempo da perdere non ce n’è quasi più.
A fine settembre si vota in Valle D’Aosta e nelle Marche. In ottobre sono di turno Calabria (5-6) e Toscana (12-13); a novembre Puglia, Veneto e Campania (date non ancora fissate).
Sette Regioni coinvolte, oltre 17 milioni i cittadini chiamati alle urne, un test importante prima delle Politiche 2027. È una sorta di penultima chiamata. Di qui la concitazione di queste ultime ore. A Ferragosto c’era l’impegno a trovare la quadra. Niente da fare. Anzi. Il quadro si è fatto più nebuloso se non oscuro, vago, financo fumoso.
Certo non dappertutto: in Calabria fumata bianca. Pasquale Tridico, 49 anni, europarlamentare 5 Stelle, ha ceduto alle richieste e affronterà l’uscente Occhiuto. In Toscana tutto sembrava già fatto con la ricandidatura di Eugenio Giani ma Azione di Calenda non ci sta; mercoledì sera ha fatto sapere di non essere disposto a far parte di una coalizione in cui il programma è definito solo da Pd e M5S. Lo ha messo nero su bianco:” Giani ha firmato un accordo con il M5S che prevede assurdità, redditi di cittadinanza e no alle infrastrutture. Nessuno di questi punti è stato discusso o negoziato con Azione”.
TURBOLENZE NELLE REGIONALI IN MARCHE E CAMPANIA

Matteo Ricci non ha convinto la base grillina nonostante il sostegno annunciato da Giuseppe Conte alla candidatura del dem alla presidenza delle Marche; tra i militanti 5Stelle serpeggiano ancora dubbi e malumori. L’inchiesta “ affidopoli” continua a fare discutere e i social fanno il resto.
In Campania Fico ancora bloccato dalla lotta interna al Pd tra Schlein e De Luca. I “ cacicchi “ hanno fatto esplodere il campo largo. Alleanza in tilt in Puglia dove il candidato Decaro ha minacciato il passo indietro. In campo sono restati Emiliano e Nicki Vendola. Stallo totale. Si profila l’ipotesi di una candidatura di Boccia per mettere d’accordo tutti in Puglia.
SI RIVEDE MARA CARFAGNA
Restano un rebus le regionali in Campania: il centrodestra è sempre alla ricerca del nome. Ultima ora: è spuntata l’idea di Mara Carfagna, 49 anni, segretaria di Noi Moderati, già vicepresidente della Camera e due volte Ministra nei governi Berlusconi e Draghi. Il sondaggio interno alla coalizione premia la Carfagna ma Meloni, Tajani e Salvini, chiedono lumi.
Il sondaggio dell’Istituto Piepoli le riconosce il 26% del gradimento nel centrodestra, due punti sotto il ministro dell’interno Matteo Piantedosi che comunque si è tirato fuori. Mara Carfagna in ogni caso ha già comunicato la sua disponibilità.
Il centrodestra è ancora alle prese in Veneto con il dopo Zaia e l’ incognita della lista del Governatore uscente agita le acque. Il Campo largo ha invece confermato il nome di Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso, 56 anni, l’avvocato che ha sconfitto lo sceriffo Gentilini.
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