La parola dell'anno del Cambridge Dictionary è diversa dal solito
- Postato il 20 novembre 2024
- Di Agi.it
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La parola dell'anno del Cambridge Dictionary è diversa dal solito
AGI - Il Cambridge Dictionary ha scelto 'Manifest' come parola dell'anno per il 2024. Un verbo, un'azione dunque. Non una scelta usuale. Si riferisce, in particolare, a quella pratica comune di utilizzare "metodi come la visualizzazione mentale per immaginare di raggiungere qualcosa che si desidera, nella convinzione che così facendo sarà più probabile che accada". A spiegarlo è stato l'editore del famoso e celebre dizionario britannico in un annuncio mercoledì che è stato riportato dalla Cnn. È uno strumento che la cantante Dua Lipa ha utilizzato e citato come fondamentale nel suo percorso verso il successo, spiegando come abbia avuto un ruolo nell'aiutarla a fissare nella mente dei momenti che poi si sono rivelati 'chiave' nel proseguimento della sua carriera, come la sua esibizione al Glastonbury Festival.
Per Dua Lipa è infatti importante porsi "intenzionalmente un obiettivo" pensandoci "ogni singolo giorno della vita. Per me è stato così con Glastonbury. Quando ho iniziato a fare musica sognavo il giorno in cui mi avrebbero chiesto di essere headliner". L'headliner è colui a cui viene affidato il momento saliente, e più atteso, di un evento musicale o teatrale a più voci o con più ospiti. "Ogni volta che mi sono trovata in studio a registrare pensavo... Come suonerà questo pezzo a Glastonbury? In un certo senso ho fissato quell'idea, quell'intenzione, nella mia mente. Penso che sia una cosa davvero potente". Ma la Cnna ha ricordato come la pratica del "Manifest" venga applicata frequentemente anche da un'atleta forte come Sime Biles. In un'intervista recente, la ginnasta ha spiegato come sua madre l'abbia incoraggiata a mettere per iscritto i suoi obiettivi: "Devi scrivere tutto, devi pronunciarli sempre per farli esistere" nella tua mente " e devi vedere tutto ciò. Poi solitamente tutto accade".
Ma da dove arriva 'Manifest'?
Il lessema deriva dalle lingue neolatine, ma Manifest' in inglese originariamente significava 'ovvio', 'evidente'. Qualcosa che è facilmente intuibile. Poi è stato utilizzato sempre più come un verbo che aveva il significato di "mostrare qualcosa chiaramente", senza fronzoli, esattamente come è. Secondo il Cambridge Dictionary, all'inizio del XX secolo, il termine è stato utilizzato con un nuovo significato legato alla volontà di "far accadere qualcosa interiorizzandola, intenzionalmente o meno". Negli ultimi dodici mesi il termine è entrato sempre di più nella società e nella coscienza pubblica èottenendo una risonanza sempre maggiore. Il suo utilizzo si è diffuso largamente sui social ma anche sui media più tradizionali. 'Manifest' è stata così introdotta nel vocabolario nel 2023 e, da allora, è stata cercata più di 130mila volte. Un anno dopo è stata incoronata 'parola dell'anno' sia per la sua nuova popolarità raggiunta che per aver "mostrato come una parola possa modificarsi nel tempo". Una sorpresa per molti che, invece, si aspettavano di veder vincere un'altra voce, BRAT, così discussa e ripetuta negli ultimi mesi. Forse, però, anche solo per il suo intento sognatore, 'Manifest' è una scelta decisamente migliore.
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