“La nostalgia di Berlusconi è una cosa che mi devasta tutti i giorni. Il mio primo bacio? Alla professoressa di educazione fisica”: Francesca Pascale si confessa

  • Postato il 20 settembre 2024
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Francesca Pascale si è raccontata durante una intervista a Rai Radio2 nel programma “5 in Condotta” con Serena Bortone e Francesco Cundari. “In questo momento c’è una curiosità attorno a me che mi sorprende perché la battaglia per i diritti civili, per i diritti umani, parte nella mia vita da lontano, dal 2006. Ma lo vivo con serenità e mi piace investirlo per una battaglia in cui credo”, ha spiegato.

“Ultimamente piango spesso, vengo catturata dalla nostalgia di tante cose tante cose che avrei voluto vivere in maniera diversa. – ha continuato – Ad esempio, la nostalgia nei confronti di Berlusconi è una cosa che mi devasta tutti i giorni, quotidianamente. Non ho perso solo il mio ex compagno, ma il mio miglior amico. Purtroppo, è una mancanza che si rafforza di giorno in giorno. Il nostro rapporto era così profondo che non aveva paletti di nessun genere. Lui non mi ha mai giudicata”.

Oggi, dopo il divorzio da Paola Turci, Francesca Pascale vive una seconda vita: “Il tempo dell’amore lo decide il destino, ma sono in una fase in cui preferisco dedicarmi a me, perché non lo facevo da tanto tempo e vivere la condizione di single è meraviglioso, non lo ricordavo più, intanto scelgo liberamente e non sono giudicata. Non mi sono mai trovata bella, però mi piaccio e questo per me è importante. Non sono più bionda, voglio un rapporto più intimo con la verità: il biondo era finto, i capelli lunghi erano extensions, quindi ho detto basta orpelli”, ha scherzato, e infine a proposito dell’amore ha ricordato il suo primo bacio: “è stato a una donna, era la mia insegnante di educazione fisica, era molto più grande di me”.

E infine qualche considerazione sulla politica internazionale e nazionale: “Tra Trump e Harris chi voterei? Kamala, ma la domanda che mi faccio è come sia possibile che i Repubblicani abbiano soltanto Trump come candidato. Davvero si sentono rappresentati da lui?”.

Ma ha mai pensato a scendere in campo?: “Non lo so, le cose importanti si fanno in silenzio. Ma certo che lo farei con il partito giusto, con la possibilità di essere libera di difendere le mie idee. Credo sia giusto e rispettoso degli elettori immaginare un’alleanza che parte dalla stessa radice comune, cioè da quella dell’antifascismo. E non è per somigliare alla Sinistra, ma per stare dentro alla Costituzione e poi ovviamente abbracciare tematiche e programmi progressisti che prevedano il rispetto dell’individuo. Io sono liberale, il primo partito che ho votato è stato Marco Pannella e poi Silvio Berlusconi alle Europee”.

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Il Fatto Quotidiano

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