La Milano di Sala è sempre più per ricchi (ma ha il più alto tasso criminale)

  • Postato il 13 aprile 2025
  • Di Panorama
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Prezzi delle abitazioni in continua crescita, affitti impossibili, stipendi fermi. Criticità che riguardano tutto il Paese ma che a Milano diventano ancor più visibili e allarmanti, soprattutto perché non affrontate dall’amministrazione del sindaco Sala. L’insieme di questi fattori può portare ad un solo risultato, la gentrificazione.

Prendiamo la Treccani per definire questo astruso termine. La gentrificazione è un «processo afferente la sociologia urbana, che può comprendere la riqualificazione e il mutamento fisico e della composizione sociale di aree urbane marginali, con conseguenze spesso non egualitarie sul piano socio-economico. In parole più semplici, si riqualifica un quartiere (o semplicemente si costruiscono nuove abitazioni a prezzi più alti), si verifica un aumento generale del costo della vita in detta zona, i residenti storici di detta zona non possono più permettersi di viverci e vendono casa a nuovi arrivati che dispongono di un reddito più alto.

Tale processo appare in atto da molti anni a Milano, e sembra proprio non interessare all’amministrazione comunale. Occorre subito precisare che crimine e povertà non spariranno, anzi, semplicemente si concentreranno in quartieri “non gentrificabili”. Milano si trova quindi in un paradosso: sta diventando una città per ricchi, ma mantiene il più alto tasso di criminalità in Italia.

A confermare la prima affermazione, l’Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa ha registrato nel decennio 2013-2023 un aumento dei prezzi delle case del 38%, aumento che è continuato anche lo scorso anno, facendo segnare un +1,6%. Inoltre, qualche giorno fa Henley & Partners, nota società di consulenza con sede a Londra, ha pubblicato il suo studio annuale intitolato World’s wealthiest cities report. Questo rapporto analizza le città che nel mondo hanno il maggior numero di individui ad alto patrimonio netto, sarebbe a dire quanti milionari e miliardari vivono nelle varie città.

Dal rapporto di quest’anno si evince che Milano sale all’undicesimo posto nella classifica globale (l’anno scorso era al quattordicesimo), con ben 115mila milionari che hanno fatto del capoluogo lombardo il loro luogo di residenza (l’anno scorso erano 105mila), oltre a 182 multimilionari e a 17 miliardari. I dati pubblicati quest’anno confermano quanto ormai è già chiaro a molti cittadini: Milano sta diventando una città per ricchi.

Tanti i quartieri riqualificati: Isola, Porta Nuova, NoLo, Bicocca. Tanti anche i quartieri in cui si sono concentrati crimine e povertà: Corvetto, Giambellino, Lorenteggio, la zona di San Siro nei pressi di Piazzale Selinunte o la famigerata via Padova.

Le differenze nei costi con il resto d’Italia stanno diventando esorbitanti.  Il prezzo medio al metro quadro a Milano è di circa 5.394 € a dicembre 2024, ma nelle zone centrali, come il Quadrilatero della Moda, può raggiungere anche i 15.000 € al metro quadro. Il prezzo medio nazionale, invece, è di 2.238 € al metro quadro.

C’è poi un altro fenomeno rilevante, emerso lo scorso anno. È la crescita significativa dei prezzi immobiliari nei comuni dell’hinterland milanese. Evidentemente trainata dalla forte crescita avvenuta all’interno dei confini comunali, anche l’hinterland ha registrato lo scorso anno una forte crescita dei prezzi delle case, ancor più alto che in città, con un aumento medio del 3,7% rispetto all’anno precedente. Questo dato segnala una crescente domanda di abitazioni nelle aree circostanti a Milano, dove i prezzi, seppur in aumento, risultano decisamente più contenuti rispetto al capoluogo. La gentrificazione avanza, e al sindaco Sala non sembra proprio interessare.

Autore
Panorama

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