La Juve non sa più vincere: mediocre e incostante, contro il Villarreal il quarto pari consecutivo. Gatti è nero, Tudor ottimista

  • Postato il 2 ottobre 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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La rovesciata di Gatti e il lampo di Conceição illudono. Nella stessa partita David sbaglia clamorosamente a porta vuota e il Villarreal pareggia all’ultimo minuto con il più classico dei gol dell’ex. L’ennesima inconcludente serata di Champions League della Juventus viene perfettamente riassunta dal numero 4 bianconero nell’immediato postpartita: “Sono i*******o nero stasera. Abbiamo buttato via la partita e perso due punti che possono pesare in classifica”. Tudor vede il bicchiere mezzo pieno: “Dispiace perché avevamo la partita in mano, si è spinto molto nel secondo tempo. Ci teniamo questo punto qua e andiamo avanti”. Ed elogia la sua linea difensiva (colpevole di entrambi i gol subiti): “Secondo me, i tre difensori stanno facendo meglio di tutti: tengono la baracca in tutte le partite”. Ma il dato parla chiaro e inizia ad essere preoccupante: la sua squadra non sa più vincere. Il 2-2 dell’Estadio de la Cerámica è il quarto pareggio consecutivo (dopo l’illusorio e rocambolesco successo allo Stadium contro l’Inter). A questo si aggiungono 11 gol subiti nelle ultime 5 partite, di cui 6 nelle ultime due in Europa.

Mediocre e incostante

Subisce, ribalta e poi non trova la forza e gli interpreti per chiuderla. La Juventus vista a Vila-Real apre tanti dilemmi e mostra alcuni suoi lati poco rassicuranti. I bianconeri hanno dimostrato di essere una squadra incostante – tatticamente e caratterialmente – nei 90’. Si è passati da alti clamorosi (vedi la rimonta in pochi minuti) a bassi sconcertanti, come la mancata marcatura nel calcio d’angolo che ha portato al gol del pareggio di Renato Veiga. Una squadra in balìa degli eventi, instabile davanti alle prime difficoltà e discontinua nell’approccio. Non è solo una questione di risultato, perché il 2-2 è una conseguenza di diversi fattori: come David che non si sblocca, per esempio. O Koopmeiners che continua a collezionare prestazioni insufficienti in un centrocampo che da anni non riesce a trovare il giusto equilibrio e un vero protagonista.

Ci sono anche i cambi che hanno inciso. In positivo, ma soprattutto in negativo. L’ingresso di Conceição ha regalato freschezza e imprevidibilità (e anche il vantaggio). Adžić e Rugani hanno trasformato gli ultimi 30’ della Juventus in un blocco basso e fin troppo conservatore. Sostituzioni discutibili che non hanno obbligato i bianconeri ad accontentarsi di un 2-1, presto cancellato. E inevitabilmente concesso, vista la decisione di “non prenderlo, piuttosto che di farne un altro”.

Il dato in Europa

C’è poi un altro dato che rende ancora più amara la serata spagnola e lampante la difficoltà della Juventus negli ultimi anni in Champions League. Nelle ultime 10 trasferte della competizione, infatti, i bianconeri hanno vinto una sola volta (contro il Lipsia, in rimonta). Delle restanti 9, sono arrivati 4 pareggi e 5 sconfitte. Una striscia significativa di risultati non brillanti che si è aperta proprio contro il Villarreal negli ottavi di finale del 2022. Come lo scorso anno, in casa Juventus è tornata la pareggite. La partenza sprint è già un lontano ricordo. E ora vincere, per passare la League Phase, diventa un obbligo e una necessità.

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