La guerra in Medio Oriente porta la pace in Italia? Una telefonata fra Meloni e Schlein fa sperare, ecco perché

  • Postato il 23 giugno 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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La guerra in Medio Oriente porta la pace in Italia? Seguiamo l’evolversi degli eventi.

Il “martello di mezzanotte” ha sconvolto  il mondo. Ora davvero siamo dinanzi ad un bivio assai pericoloso: che cosa succederà dopo l’attacco americano alle centrali nucleari dell’Iran?

La guerra precipiterà e le conseguenze saranno catastrofiche, oppure sarà possibile una pur difficile mediazione che ridia tranquillità al mondo? Se decine di milioni di persone guardano al futuro con  grande paura è chiaro che il pericolo esiste e non lo si può negare accecati  dall’ottimismo.

La guerra di Trump

La guerra in Medio Oriente porta la pace in Italia? Una telefonata fra Meloni e Schlein fa sperare, ecco perché, nella foto Donald Trump
La guerra in Medio Oriente porta la pace in Italia? Una telefonata fra Meloni e Schlein fa sperare, ecco perché – Blitzquotidiano.it (Donald Trump nella Foto Ansa)

Trump ha preso in contropiede tutti: nessuno si aspettava un attacco così violento e improvviso. Si rimaneva in attesa delle due settimane che Donald si era preso per riflettere su ciò che avrebbero dovuto fare gli Stati Uniti, mentre i B2 erano già pronti sul Pacifico per arrivare a destinazione: obbiettivo Teheran e le sue centrali nucleari nascoste nel sottosuolo ad oltre duecento metri di profondità.

Dove è finita “l’America first” che avrebbe dovuto occuparsi solo dei problemi interni? Dove si nasconde l’opposizione degli anti trumpiani, i quali sostenevano che il loro Paese avrebbe dovuto dedicarsi soltanto agli Stati Uniti invece che impegnarsi ad abbattere mostri lontani? Non sarà un cammino facile quello di Trump perchè gli uomini e le donne che lo hanno votato per  portarlo alla Casa Bianca ora gli voltano le spalle.

Anche in Europa, i mugugni aumentano: si teme che il vecchio continente diventi teatro di un conflitto che potrebbe spazzar via decine di città e seminare morte e terrore.

Italia spiazzata

Evidentemente, pure l’Italia si è trovata spiazzata perché non si poteva prevedere ciò che nessuno degli otto precedenti numero uno degli Stati Uniti aveva compiuto: iniziare una guerra che da Carter a Biden non era mai stata presa in considerazione.

Saltata la dottrina isolazionista, traditi quella parte degli americani che avevano preferito un repubblicano con mire soltanto patriottiche. È successo l’esatto contrario e non è facile prevedere quel che succederà a Washington se il martello di mezzanotte avrà conseguenze disastrose per l’economia americana. 

Eccolo, un nuovo grande assillo che tiene con il fiato sospeso il resto del mondo occidentale: quale sarà la controffensiva dell’Iran e quali mosse potrà fare per danneggiare tutte le potenze alleate degli Stati Uniti?

Si parla, ad esempio, della chiusura dello stretto di Hormuz indispensabile per la rotta del petrolio. Certo se Teheran dovesse arrivare a tanto, i grattacapi americani aumenterebbero perché molti Paesi, europei e non, avrebbero gravi difficoltà e il prezzo del greggio andrebbe alle stelle.

L’Iran si difende dalle accuse che gli arrivano da mezzo mondo: con l’impiego delle bombe anti centrali nucleari, si è verificata una grave violazione delle norme internazionali. Già: una predica che viene da un pulpito che non ha alcun rispetto per i diritti umani. Dove è finito il ricordo di quelle donne condannate ad anni di carcere solo per non aver coperto il viso con un velo?

Palazzo Chigi e Giorgia Meloni non possono prendere sottogamba un problema così determinante: si è subito riunito lo stato maggiore del nostro esecutivo, il ministro degli Esteri Antonio Taiani ha continuato a parlare e a difendere la mediazione, la premier è andata più in là mettendosi in comunicazione con gli alti vertici europei e parlando a lungo al telefono con Elly Schlein.

Una gran bella notizia quest’ultima perchè dinanzi ad un pericolo come quello di un conflitto mondiale si debbono mettere da parte le inutili polemiche tra maggioranza e opposizione e marciare insieme verso un obbiettivo che riporti la tranquillità in Italia come nel resto dell’Europa.

Potrebbe essere l’inizio di un nuovo corso: lasciare da parte le piazze e le tifoserie che non portano a nulla e andare alla ricerca di un denominatore comune che dia agli italiani quel che tutti aspettano.

Va bene una maggioranza che governi ed una opposizione che faccia il cane da guardia in specie della Costituzione, ma è anche auspicabile un armistizio nel caso in cui si vada  incontro al pericolo di una guerra che abbia come protagonista l’arma atomica.

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Blitz

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