La Germania e il nuovo governo, dall’immigrazione al reddito di cittadinanza: quali sono gli ostacoli più difficili nelle trattative Cdu-Spd
- Postato il 8 marzo 2025
- Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
- 2 Visualizzazioni

Il cancelliere in pectore Friedrich Merz ha ripetuto più volte che la coalizione per un nuovo governo nascerà presto, entro Pasqua, anche perché “il mondo corre“. La maggioranza sarà quella della Grosse Koalition, cioè la sinergia tra i cristianodemocratici di Cdu e Csu e i socialdemocratici del capo dell’esecutivo uscente Olaf Scholz. I colloqui proseguono serrati, ma restano temi controversi su cui i due partiti hanno più difficoltà di comunicazione per procedere a un programma il più possibile organico, a partire dall’immigrazione e dal Bürgergeld, il “prototipo” tedesco del Reddito di cittadinanza. Anche perché in alcuni casi si tratta di questioni affrontate con provvedimenti “bandiera” per il governo uscente di centrosinistra, che metteva insieme Spd con Verdi e liberali.
Immigrazione
Molti i punti di attrito. L’Unione Cdu-Csu vuole fare marcia indietro sul diritto di doppio passaporto ed il conferimento veloce della cittadinanza tedesca. Disaccordo anche sull’ampiezza dei ricongiungimenti familiari per gli immigrati. L’ostacolo maggiore peraltro è se sia ammissibile fermare sempre gli irregolari alla frontiera. Per il ministero degli Interni nel 2024 ci sono stati circa 80mila casi in cui ai controlli sono emersi documenti non in regola, o in violazione di un divieto di rientro, solo 47mila dei quali bloccati. Per Merz non è sufficiente: in futuro tutti gli irregolari dovranno essere indistintamente subito respinti. Tuttavia chi vuole presentare domanda di asilo deve poter entrare nel Paese e la Spd trova perciò che negarlo contrasti con il diritto europeo e rischi di sovraccaricare di ricorsi i tribunali amministrativi. Il presidente socialdemocratico Lars Klingbeil ha ribadito che il partito “non parteciperà ad una chiusura de facto delle frontiere, non possiamo implementarlo a livello nazionale, soprattutto è irragionevole in termini europei, in un’epoca in cui la risposta a Donald Trump dev’essere un’Europa forte”. Il presidente dei giovani democristiani Johannes Winkel replica a distanza che “senza una svolta nell’immigrazione, la Spd mostra di non voler essere parte della politica al centro”.
Bilancio
Attualmente la Germania è in esercizio provvisorio. Il progetto di bilancio presentato dal governo Scholz prevedeva un deficit di 26 miliardi di euro imputato alla cattiva congiuntura con minori entrate fiscali, i costi dal 2028 per il rimborso dei debiti contratti durante la pandemia e dal 2031 di quelli per il finanziamento straordinario di 100 miliardi per le spese militari. Il pacchetto di indebitamento annunciato adesso da Cdu-Csu e Spd potrebbe facilitare la manovra ma non è ancora chiarito se passerà al Bundestag in terza lettura il 18 marzo, e soprattutto poi il 21 al Bundesrat, dove comunque è necessaria una maggioranza qualificata di 46 voti su 69 ed anche i piccoli partiti (Fdp, Freie Wähler, Bsw e Linke) potrebbero mettersi di traverso. Incerto poi è se potranno essere smobilitati a breve tre miliardi di euro per il riarmo dell’Ucraina.
Reddito di cittadinanza
L’Unione nel suo programma elettorale si era impegnata a verificare tutte le spese e le sovvenzioni e di voler sostituire il reddito di cittadinanza, o Bürgergeld, con una nuova Assicurazione di base con esborsi più contenuti. Difficile pensare che la Spd rinunci facilmente al suo progetto centrale di aiuti sociali, mentre per Cdu-Csu il sistema non offrirebbe abbastanza stimoli a rimettersi sul mercato del lavoro.
Concorrenza
Per rilanciare l’economia in stagnazione da due anni Cdu-Csu e Spd hanno annunciato un fondo straordinario di 500 miliardi da erogarsi nell’arco di 10 anni, un quinto dei quali destinati ai Länder e con maggiori facilità per ricorrere al credito. Formula concepita anche per facilitare l’approvazione del pacchetto al Bundesrat. Il progetto ha registrato il favore di Monika Schnitzer a capo dei consulenti esterni in temi economici del governo uscente. Per l’economista Veronika Grimm, nello stesso consiglio, non è però sufficiente parlare solo di debito aggiuntivo e “troppo poco di una strategia su come effettivamente generare crescita da questi investimenti”. Le associazioni imprenditoriali chiedono poi una riduzione dei costi energetici troppo elevati rispetto agli standard internazionali. Abbattimento della burocrazia e procedure di pianificazione e approvazione più rapide dei progetti.
Imposte
È uno dei terreni in cui le pozioni sono più distanti. La Spd vuole un bonus “Made in Germany” per stimolare gli investimenti e sgravi ai redditi medio-bassi, per imporre per contro maggiori oneri ai super-ricchi. Cdu-Csu invece intendono introdurre ampi sgravi fiscali alle imprese.
Sicurezza
La Spd è aperta a riconoscere maggiori poteri alle autorità di polizia, l’obbligo per i fornitori di servizi di telecomunicazione di conservare gli indirizzi IP per un periodo di tempo determinato, per identificare ad esempio coloro che sono complici di attacchi terroristici o per rintracciare persone che offrono immagini di violenza sessuale contro minori su Internet. Ma non è detto che si trovi accordo su tutti i dettagli che poi dovrebbero essere accettati anche nei Länder guidati anche da altre forze politiche.
Cannabis
Cdu e Csu sono apertamente intenzionate a cancellare la normativa di parziale liberalizzazione della cannabis introdotta dal governo uscente. Ma è la stessa associazione dei magistrati a sconsigliare di procedere di colpo. Non solo perché costringerebbe a riaprire procedimenti o procedure di scarcerazione, ma anche perché farebbe prevedibilmente piovere sulle spalle dello Stato una serie di cause di risarcimenti dai club di coltivazione e consumo autorizzati con la legge. La segretaria della Spd Saskia Esken ha affermato però fiduciosa “stiamo facendo buoni progressi. L’atmosfera è buona, e costruttiva”, toni analoghi da Alexander Dobrindt della Csu, l’Unione Cristiano-Sociale in Baviera. Le trattative potrebbero proseguire però anche nel fine settimana.
***
Nella foto in alto | Da sinistra Markus Soeder, leader della Csu e ministro-presidente della Baviera, Friedrich Merz, cancelliere in pectore e leader della Cdu, Lars Klingbeil e Saskia Esken, co-presidenti della Spd
L'articolo La Germania e il nuovo governo, dall’immigrazione al reddito di cittadinanza: quali sono gli ostacoli più difficili nelle trattative Cdu-Spd proviene da Il Fatto Quotidiano.