La formica che partorisce un’altra specie

  • Postato il 14 settembre 2025
  • Di Focus.it
  • 2 Visualizzazioni
Fin da quando andiamo a scuola, nelle ore di scienze ci insegnano che una specie è un gruppo di organismi che si riproducono tra di loro dando vita a prole fertile. C'è però, come raccontato in uno studio su Nature, una formica che sfida questa convenzione e ribalta quello che sappiamo sull'idea stessa di "specie": le sue regine, infatti, depongono uova che, quando si schiudono, fanno uscire un maschio di un'altra specie, appartenente allo stesso genere ma evolutivamente distante da quella originale. Il fenomeno è già stato battezzato "xenoparità", cioè letteralmente il dare alla luce uno "straniero".. Come hanno fatto ad accorgersene? Partiamo dall'inizio. La formica in questione appartiene alla specie Messor ibericus, che come suggerisce il nome è presente in tutta Europa ma in particolare nella penisola iberica. Il genere Messor è famoso presso chi studia le formiche per l'alto tasso di ibridazione tra le diverse specie, e M. ibericus porta questa caratteristica al suo estremo. Osservandone i formicai, infatti, il team dell'università di Montpellier che ha condotto lo studio ha scoperto che circa metà dei maschi sono coperti da una folta peluria, mentre l'altra metà sono pelati.. Identikit del maschio. Il team ha quindi deciso di investigare sull'identità di questi maschi, scoprendo innanzitutto che, in questa formica, sono molto più rari delle femmine: in totale ne hanno identificati 132 in 26 diverse colonie, ciascuna delle quali popolata da circa 10.000 individui. A incuriosire sono stati soprattutto i maschi senza pelo: è infatti una caratteristica tipica di un'altra specie del genere, M. structor. E l'analisi genetica degli esemplari ha dimostrato che sì, i maschi pelati appartengono a un'altra specie. Non solo: poiché le regine di M. ibericus possono produrre solo maschi oppure altre regine, tutte le femmine dei loro formicai sono ibridi tra le due specie.. Un accordo unico al mondo. All'atto pratico, questa stranezza funziona così: le regine di M. ibericus si accoppiano con i maschi di M. structor, e ne conservano lo sperma. Lo usano poi per fertilizzare alcune delle loro uova, rimuovendo il proprio materiale genetico dal nucleo così che, una volta nata, la formica è un maschio di M. structor senza traccia di ibericus. Le uova dalle quali non è stato rimosso il materiale genetico danno invece alla luce femmine ibride tra le due specie, che fungono da operaie nella colonia.. Evolutivamente lontani. Uno dei dettagli più curiosi di questa faccenda straordinaria è che le due specie, pur appartenendo allo stesso genere, non sono così vicine evolutivamente: il loro ultimo antenato comune ha più di cinque milioni di anni (noi umani ci siamo separati dagli scimpanzé sei milioni di anni fa, per capirci). Oltretutto, M. structor vive di solito tra le montagne, mentre ibericus occupa una grande varietà di ambienti diversi: in questo modo, la prima specie si è diffusa anche in ambienti che non sono il suo. L'unico problema è che questo tacito accordo potrebbe non durare: essendo i maschi tutti cloni che non possono accoppiarsi con femmine della loro specie, è possibile che stiano accumulando mutazioni genetiche negative che potrebbero causare loro problemi sul lungo periodo. Per il momento, però, questa stranezza funziona..
Autore
Focus.it

Potrebbero anche piacerti