Per noi umani una creatura rosa e dall'aspetto curioso può essere il modello per un gonfiabile da spiaggia, ma non un predatore credibile… Invece no: i fenicotteri sono efficienti cacciatori, in grado di generare vortici subacquei che intrappolano le prede di cui si nutrono.. Predatori. Lo ha scoperto Victor Ortega Jiménez, della University of California, Berkeley, che ha deciso di osservare che cosa fanno esattamente i fenicotteri quando stanno con la testa immersa nelle basse acque salmastre in cui vivono.
Si pensava che si limitassero a filtrare l'acqua, col loro becco specializzato nel trattenere alghe, larve, piccoli crostacei (le alghe e i crostacei che le mangiano forniscono ai fenicotteri i carotenoidi che rendono rosa il loro piumaggio).. Lo studio. «Invece usano i movimenti della testa, del lungo collo e dei piedi palmati per creare "trappole fluide" che li aiutano a catturare le prede», racconta Victor Ortega Jiménez.
Il ricercatore ha studiato i fenicotteri del Cile, diffusi in Sud America, parenti stretti dei fenicotteri che vediamo in Europa. «Li abbiamo osservati in una vasca trasparente, facendo misurazioni di dinamica dei fluidi. Poi abbiamo ricostruito in 3D il loro becco a forma di L e le zampe, per riprodurre due movimenti: il rapido battere del becco e il calpestio con i piedi».. Vortici. Così Ortega Jiménez ha visto come i fenicotteri sfruttano la fisica: «La "danza" in cui battono i piedi produce un vortice orizzontale che solleva prede e particelle di cibo. Posizionano la testa davanti ai piedi e la sollevano rapidamente in verticale: così creano un effetto di aspirazione, formando altri vortici simili a piccoli tornado, che concentrano e intrappolano le prede».
I vortici si sono rivelati abbastanza forti da catturare minuscoli crostacei, come quelli del genere Artemia. Infine, conclude il ricercatore, «aprendo e chiudendo le mandibole producono un flusso diretto verso il becco che facilita la cattura»..